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sabato 18 maggio 2013

solstrålar

raggi di sole...

la primavera è letteralmente esplosa. tre settimane fa gli alberi mostravano a malapena qualche gemma e per terra c'erano solo le foglie grigie e accartocciate dell'anno scorso, quelle sopravvissute alla decomposizione sotto la neve.

ora invece i boschi intorno a casa sono una giungla di verdi e gialli, quasi fosse sempre stato così e ce lo fossimo inventati noi, il buio freddo dell'inverno...


no, il freddo c'è stato. eccome!

e pure il buio, che poi è la cosa che ci è pesata di più, come mai prima d'ora.


la primavera, dicevo... ieri davide e io siamo usciti a fare un giretto con magi ed ecco come si presentava il sottobosco vicino a casa. 


infine uno scatto che riesco a vedere solo in bianco e nero, il mio preferito... anche se a onor del vero è stato davide a scovare la piantina. l'unica illuminata nella penombra del tramonto.



martedì 14 maggio 2013

att starta om


ricominciare.

a scrivere il blog, per esempio.
a prendere in mano la macchina fotografica.
a tradurre. a leggere.
a ridere di gusto.

chissà, magari anche a coltivare pensieri positivi per dare una svolta agli ultimi mesi bui.

ricomincio da qui. da un giorno a caso di una settimana a caso.

ricomincio da una passeggiata con magi in mezzo al bosco e da un nido in un tronco cavo, a poca altezza dal terreno. l'avevo scorto già qualche giorno fa. una coppa perfetta di foglie e rametti secchi con il muschio tutt'intorno. vuoto. perfettamente pulito. recentissimo, forse.


ecco, oggi sono ripassata di lì, dopo essermi inerpicata su per la collinetta rocciosa. neanche ci pensavo più, a quel nido. magi fiutava l'aria e saltellava fra le macchie di erica, come al solito, e io pensavo al freddo che mi mordeva la pelle, a metà maggio... poi mi ci è caduto l'occhio, in quel tronco cavo. e ho visto tre uova. verdazzurre, macchiettate di grigio. stupende.

ma anche incustodite!

speriamo in bene.

io ripasserò, ma a debita distanza. e con una macchina fotografica vera...

p.s.: credo siano uova di merlo. qualcuno mi sa dire di più? :-)






domenica 16 maggio 2010

äntligen...

finalmente...

ieri un picnic improvvisato con amici, per approfittare del sole caldo sulla pelle.

noi in versione lucertola, fotografati da michele

e, oggi, una temeraria passeggiata fino a un bellissimo bosco poco distante da casa, dove abbiamo portato anche il nostro magi.


temeraria, dicevo, perché era la prima volta che magi prendeva la metro. quattro fermate per arrivare a åkeshov. sul treno magi ha trasalito, traballato, tremato. ma ce l'abbiamo fatta.

l'area riservata ai cani, peccato non sia recintata.
già, perché
ancora dobbiamo lavorare sul "corri libero, ma torna quando te lo dico io"...

un nano-secondo di relax

judarskogen è stata la prima riserva naturale di stoccolma. non il solito parco cittadino, ma un vero e proprio bosco, con fauna selvatica e laghetto naturale. uno spettacolo!

il teppista in riva al lago, in uno dei rarissimi momenti in cui è riuscito a stare fermo

Tenere Magellano è stata una vera faticata. Alla fine tutti e tre, stremati, non cercavamo altro che la strada per tornare a casa. E in mezzo al nulla, all'improvviso, è comparso come chiosa di quel breve viaggio fantastico proprio il personaggio che meno ci aspettavamo di trovare e che più era logico vedere: lo stregatto!

eccolo. lo stregatto di åkeshov!

- "Vorresti dirmi per dove debbo andare?"
- "Dipende molto dal luogo dove vuoi andare."
- "Poco m'importa dove... "
- "Allora importa poco sapere per dove devi andare."
- "...purché giunga in qualche parte".
- "Oh, certo vi giungerai! Non hai che da camminare."

lunedì 12 aprile 2010

Pollice verde su.


Sta arrivando la primavera, anche qui a Stoccolma. I nostri sensi ormai superallenati stanno iniziando a captarne i primi suoni, colori, odori... Certo, ci sono ancora chiazze di ghiaccio sui canali, e non tutti hanno già completamente escluso la possibilità di qualche scherzetto meteo dell'ultimo minuto. Ma qualche piiiicccolo bocciolo sta spuntando, e questo basta in generale per sentirsi meglio :)

I caffè e i ristoranti hanno messo fuori le sedie, e le giovani in gonna corta e i giovani in maglietta vi pranzano contenti, anche se avvolti nelle coperte d'ordinanza che ogni gestore fornisce ai clienti, e rabbrividendo comunque alle folate tardo-invernali.



Del resto da tempo mi sono reso conto che per gli Stoccolmesi (ma immagino anche per gli altri svedesi) l'inizio della primavera non è determinato dalle condizioni atmosferiche generali e dalla temperatura, ma semplicemente da quando non ne possono più dell'inverno. Una volta arrivati alla "maturazione", basta un raggio di sole e si decide che è primavera, anche se fuori, come in questi giorni, ci sono temperature diurne che vanno dai 5 ai 9 gradi (l'altra notte, 1 grado centigrado).

Primavera per lo svedese significa tante cose, tra le quali giardinaggio. Come noto, nei paesi del nord Europa, lo adorano e lo praticano in molti, e la Svezia non rappresenta un'eccezione.
Dall'8 all'11, si è tenuta nel complesso della fiera di Stoccolma la Nordiska Trädgårdar 2010, mostra mercato sul giardino e il giardinaggio, probabilmente la manifestazione del genere più importante di Svezia. Dopo averla persa l'anno scorso, questa volta siamo riusciti ad andarci.

E' stato carino; c'era un po' di tutto: "onesta e concreta" direi. Niente stand mirabolanti e pubblicità estrema, ma una notevole distesa di piantine, bulbi, attrezzi e decorazioni, dislocati in uno spazio ampio e visitabile con comodità. Poche grandi marche e molti piccoli espositori, qualche attrazione (la casa delle orchidee, la stanza d'erba, lo stand dei fiori pericolosi, ecc...). Prezzi abbordabili, che verso l'ora di chiusura si sono trasformati in veri e propri affaroni. Alla fine, un signore che doveva smontare lo stand, ti riempiva borse di carta di piante a caso per venti corone la borsa (credo e spero fosse il proprietario dello stand che lo smontava, e non semplicemente uno che passava di lì che ha trovato uno stand vuoto e ha deciso di farsi un po' di soldi). A noi sono capitati un sacco di giacinti (gettati dentro la borsa in maniera molto brutale, a dire il vero), che ora profumano casa.
E giacinti a parte, ci siamo caricati di diverse piantine, di varie specie e colori, più qualche vaso di vetro e un cestino di vimini.
Non mancavano comunque gli angoli curiosi e gli allestimenti particolari.
Di alcuni di questi, ho scattato alcune foto col cellulare. La qualità è pessima, in parte per l'illuminazione non sufficiente per la minicamera del telefono, ma soprattutto per il tremore che ho da sempre e che mi rende praticamente impossibile non scattare foto mosse col telefonino. Giusto per dare un'idea, eccole qui...


Divano di fiori e foglie

Sempre lo stesso divano. Da qui si possono notare
alcune delle farfalle di seta che lo contornavano.
Uno stand di enormi tinozze di legno, che in campagna usano per il bagno
dopo la sauna, ha trovato una maniera originale di attirare l'attenzione.
Il coccodrillo credo sia finto. Non mi sono fermato molto...
Una tavola addobbata (molto bene) per il pranzo in giardino.
Tavolo e panchine in... erba
In erba anche la poltrona e il tavolino
Piscina con papera da guardia. Si capisce che la papera
è da guardia perché ha gli occhiali neri.

Ah, dimenticavo, c'era anche uno stand dove facevano la vaccinazione contro la TBE (encefalite trasmessa dalle zecche). Io e Giusi abbiamo completato il nostro vaccino, valutate la possibilità di farlo. Maggiori informazioni nel post che avevo scritto QUI.
Infine un piccolo video, girato in un angolino di uno stand dove erano presentati allestimenti per matrimoni.

martedì 23 marzo 2010

tulpaner ger vårkänslor

un bouquet di tulipani e ti porti a casa la primavera... [questa sconosciuta, ndr!]








la campagna dell'international flower bulb centre, che ha tappezzato la città di cartelloni come questo, è a dir poco ottimista. io mi sono comperata un vaso gigante di narcisi, altra bulbosa primaverile, ma niente.

del tanto atteso cambio di stagione, sono ancora troppi pochi i segni. fango a parte, per ora assistiamo solo a un timido rialzo delle temperature, con conseguente nebbione padano.

proverò con i giacinti...

domenica 24 maggio 2009

Vieni a zappare a Skarpnäck

Questo lunghissimo weekend, iniziato ben mercoledì sera, essendo giovedì festa nazionale (Ascensione), e non ancora terminato, si è rivelato intenso e pieno di sorprese.
In particolare mi preme ricordare proprio l'evento di giovedì mattina.

Tutto ha origine molto tempo fa, quando Marta e Alessandro hanno affittato dal comune (credo, attendo correzioni), due piccoli rettangoli di terreno coltivabile ai margini della città, non lontano dalla loro abitazione. Località Skarpnäck.
Il nome che qui gli danno è ... (inserire prego.), e in sostanza si tratta di terreni anche di ampie dimensioni, suddivisi in tantissimi piccoli lotti, dove non è permesso risiedere né tantomeno costruire, ma solamente coltivare. E' una cosa che c'è anche in tante città italiane, niente di sbalorditivo. Generalmente ad affittare questi piccoli appezzamenti sono persone anziane, ma non mancano le giovani coppie e i gruppi di amici che vogliono sperimentare il loro pollice verde e magari mangiare ogni tanto qualche cosa coltivata con le proprie mani.
Ma l'orto va curato. E per l'appunto questo era il periodo in cui andava vangato e seminato.

Per cui Marta ha chiamato a raccolta gli adepti. Purtroppo improvvisi impegni di lavoro sono comparsi più o meno uniformemente attraverso tutto il vasto gruppo di amici.
Alla fine comunque uno sparuto manipolo di volontari (Mauro e io), ha per una giornata accantonato i pressanti obblighi lavorativi e si è presentato, impavido ed entusiasta, al luogo e all'ora convenuti (più o meno), pronto a buttare il cuore oltre l'ostacolo.
Dopo un breve rifornimento di sementi, terra e piantine alla serra più vicina, il lavoro è cominciato.
Non dovrei dirlo io, ma siamo stati proprio bravi. Sapientemente diretti da Alessandro, nostro vate e nume tutelare, nonché primo infaticabile lavoratore, abbiamo vangato, zappato, fatto solchi quando c'era da fare solchi, buchette quando necessitavano buchette, seminato, ricoperto le semine più delicate, innaffiato... insomma, messo le basi per quello che sembra diventerà un bell'orto, pronto a suscitare le invidie delle più esperte (benché attempate) vicine. Fragole, zucche, fagiolini, prezzemolo, insalata (3 tipi diversi), carote, rucola, rape rosse, rabarbaro e presto zucchine e cipolle....
Eccovi qualche foto.

Alè, al lavoro. Notare la mia tecnica. A mia discolpa devo dire che avevo una pala cortissima!


Mauro viene circondato da Alessandro, che gli taglia ogni via d'uscita. Scacco matto.

Si fa tutto come si deve. Anche i vialetti interni.


Semina. I semi delle carote vengono venduti già in striscioline. Pratico.

Pausa pranzo. Ci si rifocilla.

Esce il sole. Mauro innaffia con aria estremamente professionale.

L'orto finito. Carino, no?


Mi sono divertito un sacco, e sono tornato a casa rilassato e nemmeno troppo stanco.

Ma soprattutto rilassato...

mercoledì 6 maggio 2009

Majblomma


Questa volta sono io a intitolare un post con una parola svedese. Fiore di Maggio. Bello, no?

I fiori sono di carta, e sono colorati. Sono montati su spillettine, ma non solo. Ogni anno un colore diverso. Ogni anno, sin da Aprile, per le strade di ogni città svedese si possono incontrare bambini che li vendono. E' una lodevole iniziativa benefica nata addirittura nel 1907, a Göteborg, grazie al lavoro di un'intraprendente signora del luogo, Beda Hallberg.


Una parte dei fondi raccolti rimane alla classe dei bambini che vendono i fiori ed è utilizzata per piccole attività, un'altra parte viene data all'omonima associazione che coordina la gestione di varie iniziative, tutte rivolte ai bambini ("Barn hjälper barn" è il motto). Dal sostegno ai bambini portatori di handicap, ai contributi per comprare occhiali e vacanze in colonia per i bambini provenienti dalle famiglie meno agiate. La tradizione è molto forte e molto sentita in Svezia e si è diffusa anche in altri paesi scandinavi.

A onor del vero c'è anche un piccolo strascico polemico. Fino al 1997 i fiori erano prodotti in Svezia, poi la fabbrica ha chiuso e la produzione è stata spostata in Cina, con un notevole aumento degli introiti e della produzione stessa. Nulla da dire dal punto di vista economico, ma in un paese dove i diritti dei lavoratori sono sacri, le foto delle fabbriche cinesi e i miseri guadagni degli operai non sono piaciute.
Ma rimane comunque una bella iniziativa. I colori di quest'anno sono il rosso e il rosa. Eccone qui uno.

martedì 10 giugno 2008

betessläpp

al pascolo.

kossorna, kom, kom... venite, mucche, è ora di uscire all'aperto.

questo post era nell'aria già un mese e mezzo fa. colpa della languidezza primaverile se compare solo poco prima di midsommar.

prima il tetra pak del latte (foto accanto): "vieni a vedere i nostri allevatori che liberano le mucche al pascolo perché possano giocare e sbizzarrirsi insieme alle compagne!" [gulp! possibile?]

poi la pubblicità in televisione: kossorna...

dei commercial dell'azienda danese avevo già parlato. ma questa volta l'arla ha fatto di tutto per convincermi (oddio, non che ci volesse poi molto) a partecipare a quella che ormai pare sia diventata una tradizione irrinunciabile per molti abitanti delle città svedesi, famiglie con bambini in testa: assistere alle mucche che si scapicollano fuori dalle stalle per saltare come grilli e rotolarsi nell'erba fresca.

noi non potevamo mancare all'appuntamento. abbiamo guardato qual era l'azienda agricola più vicina a noi e siamo andati. abbiamo trovato una fattoria in piena regola, campi verdissimi, una folla che non avrei mai immaginato, kanelbullar, latte fresco.


e le mucche, certo, più briose che mai. ecco qualche foto di quella giornata.

Corri, mucca, corri

Mi permetto di editare il post di Giusi per dare anche la mia testimonianza dell'avvenimento. Dopo che sono state tutto l'inverno rinchiuse al calduccio, le nostre mucchine muoiono dalla voglia di essere liberate. Appena il tempo si fa bello, moltissime fattorie organizzano una giornata di festa a cui chiunque può partecipare. Sul sito dell'Arla, la grande ditta danese che ha pressoché il monopolio del latte nei paesi scandinavi, è riportata una mappa con le date delle varie feste di liberazione-mucche. Il giorno in questione si va, loro ti offrono la colazione, si accarezzano i vitellini e si attende il momento fatidico. Noi siamo andati qui vicino a Stoccolma, con il pendeltåg, abbiamo seguito la massa ed eravamo in prima fila. La giornata era soleggiata, le mucche muggivano impazienti, avendo capito che qualcosa era nell'aria... tre... due...uno... VIA ! Si aprono i cancelli e la corsa delle mucche verso il prato ha inizio. C'è quella che sgroppa, quella che trotta, quella che scatta veloce, quella che rincorre il fotografo e quando lo raggiunge scappa per farsi rincorrere da lui, quella che ara il terreno con il muso, quella che fa capolino timida, esce un pochino, poi si guarda intorno e rientra dentro spaventata, e così via.


Mucche trotterellanti. Quelle che correvano, non sono riuscito a fotografarle.
Andavano troppo veloci.


Ci siamo divertiti molto.
Per chi ci legge da Stoccolma, ci rendiamo conto che di queste cose dobbiamo parlare anche PRIMA che succedano, in maniera che chi è interessato possa partecipare. Prima o poi ci riusciremo.
Ecco, ora Giusi ci starebbe bene il piccolo video che abbiamo fatto, anche se non si capisce molto. Ah, mi correggi gli errori più grossolani? Ciao, ci vediamo dopo, butta la pasta che stasera ho fame.

lunedì 24 marzo 2008

annandag påsk

pasquetta a stoccolma...











è stata una settimana di improvvise tempeste di neve e raffiche di vento, ma non che il sole si sia negato del tutto, per la gioia della mia famiglia in visita.




alcune parti della città sono letteralmente lastricate di ghiaccio. da stamattina nevica di nuovo e gli uccelli del lago si sono ritrovati a zampettare su uno specchio gelido.

finalmente. un inverno a scoppio ritardato!


ma ormai è primavera, oso dire. qualche bucaneve ha avuto il coraggio di sbocciare al riparo di qualche grande albero ingemmato e alle 5 del mattino già albeggia! le giornate galoppano verso lo splendore di giugno, allungandosi di 5 o 6 minuti ogni giorno.

per avere un po' di caldo, basta una visita alla fjärilhuset nel parco dietro casa nostra.











ma bisogna essere pronti a denudarsi:







dai -7 del parco ammantato di neve si passa in un lampo ai 33 gradi centigradi dei tropici, con l'86 per cento di umidità e le goccioline di condensa che ti cadono in testa. uno shock! peggio di doversi rivestire per uscire e tornare a casa...