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venerdì 4 febbraio 2011

tö eller snö?

disgelo o neve?

difficile dirlo oggi, visto che abbiamo avuto entrambi. siamo solo a inizio febbraio, eppure io intravedo la primavera...

(mini post fotografico)



(per vedere le foto a schermo intero, basta cliccare su play e poi sull'ultima icona in basso a destra del riquadro)

sabato 27 novembre 2010

igår

inseguendo la moda del momento - false (e irresistibili) polaroid per tutti! - ecco qualche altro scatto della passeggiata di ieri, visto che ne ho parlato...



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sabato 2 febbraio 2008

äntligen...




finalmente...

ecco la perturbazione tanto attesa
(da noi, almeno).

una corrente di aria gelida groenlandese
si è scontrata a sud dell'islanda
con una corrente di aria calda e umida proveniente dall'atlantico = neve, con venti fino a 38 m/s.




osservato dal calduccio del proprio appartamento, lo spettacolo è entusiasmante!

ma non durerà ancora molto, data la velocità con cui si spostano le nubi. spero di sbagliarmi. comunque poco male, in un'oretta era già tutto bianchissimo. la neve era così attesa che è scattata pure qualche telefonata/email: avete visto? det snöar! nevica!

martedì 15 gennaio 2008

Fa caldo...


Ragazzi, qui davvero siamo di fronte a un bel problema.
Ci aspettavamo Stoccolma sepolta dalla neve, laghi ghiacciati con la gente che ci cammina sopra, noi vagare nella tormenta imbacuccati fino alle orecchie.





Se lo aspettavano tutti, gli abitanti della città per primi. Del resto è sempre stato così, ed è parte del fascino del nord Europa, no? Ci avevano detto: "Farete il trasloco sotto la neve, con le strade ghiacciate. In bocca al lupo!" Beh, pioveva e c'erano 6 gradi.

Sei gradi a Stoccolma nel cuore dell'Inverno. Pensiamoci un attimo. Non si ghiacciano nemmeno le pozzanghere, figuriamoci i laghi.


Non voglio fare il catastrofista, ma mi preme sottolineare che ogni drastico cambiamento (lavorativo, relazionale, sentimentale... qualsiasi cosa vi venga in mente, clima ovviamente incluso) inizia con delle piccole variazioni. E tutti a dire: "Sta cambiando...", a riperterlo, come una tiritera, per un po'. Poi all'improvviso il crollo, il punto di rottura. La lettera di licenziamento, la fidanzata (o il fidanzato) che se ne va, il tumulto di piazza che esplode. L'Inverno in Svezia a sei gradi? Spero di no, ma ho un po' paura.






















Pochi giorni fa, ho visto un'immagine di Kiruna. A 200 km dal circolo polare artico non c'era né neve né ghiaccio. A Gennaio.



Fate un po' voi.

venerdì 14 settembre 2007

domenica 2 settembre 2007

Le nuvole



Prima, mentre stavo digerendo, faticosamente e stoicamente, ho guardato fuori dalla finestra. Il cielo era azzurro azzurro e pulito pulito. Bello blù, come diceva mio fratello da piccolino. Ho abbassato lo sguardo per chiacchierare con Giusi per al massimo un paio di minuti, ho guardato di nuovo ed eccolo lì, pieno di cirrocumuli, di cumulonembi, di pallottole di poliuretano espanso arrotolate su se stesse.

Un paio di giorni fa stavo scendendo sfrenato (nel senso che non mi vanno i freni) in bicicletta lungo la discesa di Solnavägen (questa parola verrà editata da Giusi, che ci metterà gli accenti giusti) in direzione del centro commerciale. Mi beavo della folle velocità, dato che l'aria fresca contro il viso compensava gradevolmente il picchiare del sole, caldo ai suoi massimi nazionali. Anche qui l'azzurro del cielo era il colore predominante nel paesaggio. Non una nuvola a pagarla 100 corone. Nello spazio di un batter di ciglia, forse due (diciamo di un batter di ciglia alla mattina appena svegli, vah), ombra, buio e freddo. Un'astronave bianca di materiale nuvolaceo era comparsa credo dal nulla per invadere il pur ampio spazio a me sovrastante. Si muoveva a velocità estremamente elevata, sospinta da un vento professionale: il tempo di osservarla e non c'era più. Sole e caldo come prima.

Ma a quel punto mi ero fatto più guardingo, e non avrei assolutamente lasciato che la natura mi sorprendesse ancora. Per cui, un occhio alla strada e un occhio al cielo (è possibile, ma non provateci), con tutti i sensi all'erta ma senza ovviamente diminuire la velocità, mi sono preparato al successivo arrivo. Sono stato comunque colto di sorpresa dalla forte elettricità che ha cominciato a pervadere l'aria, seguita a ruota da un'armata di veloci e minacciosi carri di cotone scuro guidati, credo, da Odino in persona.

Sarà stata l'elettricità, sarà stata la velocità in continuo aumento, sarà stata l'energia ancestrale proveniente dal dio monocolo, ma una strana e esaltata euforia si è impadronita di me. Avrei potuto essere su qualche bestione ora estinto, roteando un martello da guerra, all'assalto di un bastione solitario e non avrebbe fatto la minima differenza.
Le forze della natura sono al comando. Piegarsi alla loro volontà ed averle come potenti alleati, o contrapporsi scioccamente, da veri eroi, a loro, sfidandole in campo aperto. Un nemico il cui valore nobilita chiunque lo affronti, perfetto per chi brama una fine gloriosa e sicura. La formica che grida orgogliosa e disperata di essere schiacciata, e il suo grido appare come il più flebile dei lamenti. Quella che monta sulle spalle del gigante, che grazie a esso andrà lontano, ma di certo il dove non lo deciderà lei.



Vivendo qui non è difficile capire l'origine delle saghe e di tutta la mitologia nordica. Calza a pennello. Ti viene da pensare che sia così anche altrove, in Italia ad esempio, e che altrove, se si esclude qualche temporale scenografico, sia solo un pò più difficile da sentire.


Per la cronaca, non sono caduto, non ci sono nemmeno andato vicino. Sono arrivato al centro comeciale sano e salvo, e c'erano pure gli avocado scontati. Del resto non avrebbe potuto succedermi niente: c'era Odino che mi proteggeva.

domenica 26 agosto 2007

regnbågen

è stata una domenica rilassante. lunga dormita dopo il vino di ieri sera. corsa in bicicletta fino al piccolo caffè dentro lo hagapark. kycklingsallad all'aperto, con tanto di intrepidi scoiattoli che ci ballonzolavano intorno. e sole, tanto sole che scaldava la pelle raffreddata dal vento.




al ritorno ci siamo allungati fino al centro commerciale di solna, giusto per fare qualche compera per la cena. il tempo di infilare qualche ortaggio nello zaino e due pizze congelate (...) nel portapacchi della bici e si è scatenato il diluvio. tipico scroscio di fine estate. di quelli che accendono i colori dell'erba, delle case. persino quelli di una scialba tangenziale.


ora mancano pochi minuti alle nove, la pizza è quasi cotta e le finestre di fronte riflettono quel che resta del giorno.



jag är till freds.

domenica 5 agosto 2007

sommar...


... qui è scoppiata l'estate. oggi avrei detto di trovarmi in italia. la stessa temperatura di un bel giugno sul garda. la stessa brezza.


era ora!


così abbiamo pedalato fino allo haga park. usciti dal campus, basta attraversare la strada. già mi immagino le passeggiate che faremo il prossimo autunno... e d'inverno il lago si ghiaccia! oggi sembrava impossibile.


venerdì 3 agosto 2007

småregn, en gång till...

pioviggine, acquerugiola. di nuovo.

oggi non so se mi sento più così...


o così...
tanto vale.

tipica malinconia da ritorno dalle vacanze...

lorenz, ti aspettiamo con ansia!

giovedì 2 agosto 2007

hem ljuva hem

abbiamo lasciato prima la canicola delle colline marchigiane, poi la frescura dei laghetti trentini per ritornare... a casa!

ad aspettarci abbiamo trovato un coniglietto che non supera i dodici centimetri di lunghezza. era lì anche poco fa, proprio sul prato davanti alla porta di casa. e l'immancabile pioggia... eh, già! in questo momento siamo a 18.9 gradi. ma è previsto bel tempo per il fine settimana.

sarà?!

vabbe', mi sa tanto che ho finito di usarli, i sandali. per quest'anno, almeno...

hem regniga hem!

lunedì 16 luglio 2007

SÌ, MA CHE CALDO!!!



Adesso io non vorrei dire, ma DA VOI in Italia fa veramente caldo!

Io sono tornato, finalmente, bel bello (mbe'?) carico e spumeggiante, e mi ritrovo sulla superficie di Mercurio. Lo spumeggiante è svaporato in un attimo, la lucida carica si è trasformata in lucido sudore che brilla e scintilla su ciò che rimane della mia mente disidratata.

Ah!


Che caldo!



Diomioddio!


Avrei voluto scrivere il resoconto di Gotland, magari mettere qualche foto. Insomma, intrattenere me stesso per un po'. Ma fa troppo caldo. Le foto della piovosa vacanza, del cielo di Visby gelido e nebbioso di brina, delle scogliere là dove muoiono le capre, sembrano ora così aliene che la superficie del già citato Mercurio al confronto appare come la piccina badia del proverbio più famoso che ci sia.

Domani vado a Bologna. Stasera al tiggì hanno detto che domani Bologna sarà la città più calda dell'Universo. L'orto di mio padre è morto.







Da NOI in Svezia le cose sono diverse. Altro che qua. Ho in testa un'idea meravigliosa. Un mestiere che nei prossimi dieci anni di sicuro renderebbe di più della ricerca... il rabdomante.



Non che ci voglia poi molto...

giovedì 12 luglio 2007

gummistövel


ecco quale sarà il mio prossimo acquisto, non appena rientreremo a stoccolma!
visby è una perla del baltico, davvero, e l'isola di gotland uno spettacolo della natura. peccato abbia piovuto per quasi tutto il tempo! gli svedesi dicono sia stata una delle più brutte estati degli ultimi anni.
ma l'autunno non mi coglierà impreparata!
p.s. da stasera siamo in italia, resteremo per un paio di settimane...

martedì 3 luglio 2007

våra underbara resa genom sverige...

la svezia ha poco meno di 22 abitanti per chilometro quadrato, l'italia ne ha 196.

è facile immaginarsi il vago ancorché palpabile senso di libertà di un viaggio in terra scandinava, ma i colori che si incontrano, quelli non ero proprio riuscita a figurarmeli. un inesauribile ventaglio di verdi boreali – il cupo verde conifera che si confonde in un placido verde lago, il timido verde della tundra che si mescola a quello diluito e talvolta tempestoso dei mari, il verde vivace delle latifoglie che sfuma nell’ombra fresca e umida della brughiera… – immancabilmente punteggiato di rosso, quello degli stuga che umanizzano il paesaggio. quasi un quadro portato in vita dal vento, che non smette mai di morderti la pelle, anche quando il sole si mostra in tutto il suo splendore.

il nostro meraviglioso viaggio attraverso la svezia dovrebbe durare almeno quanto quello del piccolo nils holgersson, frutto della fantasia di selma lagerlöf, la prima donna a essere insignita del premio nobel per la letteratura per l'elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere.

per ora abbiamo avuto solo un piccolo assaggio della svezia, e il gusto ci piace. sa di sole che non tramonta mai, aria pungente e capriole in mezzo all’erba alta e bagnata di rugiada.

nei prossimi giorni ci lanceremo in un’impresa nuova, il campeggio. incredibile ma vero, la svezia ci ha svegliati dal torpore bolognese. impossibile restare indifferenti di fronte a un arcipelago di 24.000 isole (ed è solo quello di stoccolma)!




speriamo solo che le previsioni del tempo siano favorevoli. il barometro che mi sono portata in valigia forse è tarato sull'indolenza del meteo italiano… qui però non funziona così: nel giro di qualche ora è possibile che dal cielo sereno con 25 gradi all’ombra si passi alla pioggia battente sotto i quindici!

bah, mi sa che in tenda ci sarà da ridere. c'era pure in ballo il kayak... ma siamo pronti a tutto!

Pubblicato da Giusi con la userid di Davide :-)