martedì 25 settembre 2007

Lambrusco e Popcorn - recensioni


Mi riservo l'onore di presentare la migliore rubrica di critica cinematografica di questo BLOG. Il titolo lo avete già letto, vuole rappresentare le nostre diverse attitudini davanti allo schermo cinematografico. Ai più sarà evidente chi dei due si farà carico della parte del Lambrusco (io) e chi invece di quella del Popcorn (Giusi). I giudizi verranno espressi in Köttbullar, la famigerata polpetta svedese (mi pare ovvio). Si va da un minimo di una (Mph! Pessimo film!) a un massimo di cinque (Gnam! Fantastico!).

Partiamo da dove si parte di solito, e cioè dall'inizio:

Titolo: Be with me
Produzione: Singapore (2005)
Regia: Eric Khoo

Lambrusco: La sensazione che mi è rimasta è di avere visto due film, sui quali ho due opinioni diverse, quasi contrapposte. Si parte con la narrazione di tre storie, fra loro apparentemente non connesse, che hanno per protagonisti due ragazzine, una guardia giurata e un anziano proprietario di negozio. Con calma e sussurrata attenzione, il regista esplora le vite dei protagonisti, tutte caratterizzate da una non ambita solitudine, che si abbatte su di loro in maniera diversa e con implicazioni e conseguenze differenti in ciascuna vicenda, contro la quale ciascuno reagirà a modo proprio e con diverse fortune. Le tre storie finiscono per intrecciarsi, sino a un finale più o meno comune. Ma qui siamo arrivati solo alla metà del film. Complice la rottura del lettore DVD abbiamo visto il seguito la sera successiva.

Non so se dipenda anche da questo, ma dalla sera successiva io conservo il ricordo di un film diverso. La seconda parte racconta infatti la storia dell'autrice del romanzo autobiografico che ha ispirato la pellicola, la scrittrice sordocieca Teresa Chan, già presente con un piccolo ruolo fino ad ora ma da qui in poi protagonista assoluta. Pur non perdendo d'interesse, il film svolta sul documentaristico, con lunghe sequenze della stessa autrice alla macchina da scrivere dove la narrazione è lasciata ai sottotitoli. La sua pur notevole storia personale mi è apparsa oltre che slegata, cosa probabilmente voluta, dalla trama della prima parte del film, anche poco in sintonia con le atmosfere rievocate fino ad allora. Se avessi visto due brevi film separati avrei probabilmente apprezzato due ottimi film.
Belle le atmosfere, i silenzi, le luci di un'inedita solitaria Singapore della prima parte, sconvolgente la testimonianza e la placida forza della protagonista della seconda.
Ma così non so. Forse un filo conduttore può essere la domanda, disperata, gridata all'inizio dai tre protagonisti, distrutti dal vivere senza qualcuno accanto, e la risposta data alla fine dal coraggio semplice ma inarrestabile dell'autrice.
Giudizio: 3 Köttbullar.



Pop corn: Sì, il film è un po' slegato e molto lento. Ma questi due aspetti non sono necessariamente una pecca. La triplice storia - nessuna scena drammatica, solo i ritratti di molteplici stati d'animo - era stata accolta a Cannes con grande entusiasmo e il messaggio è certamente positivo e universale. Ma in effetti la vicenda di Chan in stile documentario non si integra in modo agile con il resto del film. I dialoghi, poi, sono davvero ridotti al minimo. E sebbene capisca l'intento - il silenzio sarebbe l'espressione dell'isolamento urbano dei protagonisti - forse alla fine risulta un po' fragile, quasi evanescente. Il filo conduttore è senz'altro il desiderio di stare con la persona amata, anche quando è drammaticamente impossibile. Ma forse poteva essere sviluppato meglio. Mi è piaciuto molto il ruolo, benché secondario, del cibo come anello di congiunzione nei rapporti sociali. O forse non era così marginale?


3 Köttbullar anche per me.




3 commenti:

lilì ha detto...

wow, che bella idea! sto film mi ricorda gli squallidi film a episodi degli anni 70 :-))))

Davide ha detto...

in realta' gli episodi li abbiamo individuati noi, di per sè è un film unico...Quando lo guardi ci rimani anche un po' male, perchè abbandona lì quello che stava dicendo e passa ad altro...

lilì ha detto...

wow, ho visto nella vostra lista anche Spider e Italiano per principianti! uno mi è sembrato carinissimo, l'altro mi ha angosciato... indovinate quale :-) E poi credo abbia il record della sala cinematografica più vuota che abbia mai visto, non so se me compreso ci fossero 10 persone. Aspetto le vostre recensioni, sono curioso :-)