
fresche le idee del coreografo francese, jean-christophe maillot, che ha riletto la fiaba inserendo flashback sorprendenti e spassosi spunti di realismo, come gli atti seduttivi della matrigna o la fatuità degli esperti di moda e bellezza - oggi qualcuno direbbe "fashion & make-up artists" - che dispensano consigli alle vanesie sorellastre.
ho apprezzato molto la novità di una cenerentola, unico personaggio senza punte, che va al ballo armata della sua semplicità, con i piedi nudi e scintillanti d'oro. allo scoccare della mezzanotte, di cenerentola rimarrà solo una traccia luminosa, l'impronta del piede sulla scalinata del palazzo.
la scenografia è a pannelli, come le pagine di un libro illustrato.
dolente e immaginifica, come sempre, la musica di prokofiev.
a questa cenerentola non occorre una fata madrina: sarà il ricordo della madre - interpretata splendidamente da nadja sellrup - a guidarla verso il riscatto finale.