lunedì 15 settembre 2008

Surströmming. The final chapter.

Ieri, alle ore 19.00, si è compiuto un rito che ci ha resi un pochino più svedesi e al tempo stesso ha fatto sì che ci venissero mostrati nuovi orizzonti olfattivi e gustativi. Visto anche il risultato del sondaggio lanciato tempo fa (quindi anche un po' colpa vostra) abbiamo deciso di provare il surströmming.


Mioddio. Diommiomioddio.

Ci era stato spiegato da molti che l'odore era disgustoso, ma che il sapore non era poi male. Qualcuno aveva tenuto a puntualizzare che l'odore era disgustoso e il sapore pure. Ma, a tutt'ora, posso affermare che non avevamo sufficienti indizi per formulare una scelta obiettiva.


Ieri ci siamo recati a casa di Amy e Sofia e lì (...mannaggg...) si è compiuto il misfatto.
Siamo andati in terrazzo dove Sofia ha aperto la scatoletta.
Più o meno già immaginate cosa sia successo, soprattutto se avete letto questo post. Avete presente l'odore di cadavere? No?, Ok, vi è mai capitato di andare in ferie e tornare dopo quindici giorni scoprendo che si è rotto il freezer dove giacevano hamburger ormai marci nell'acqua dello scongelamento? Vi sono per caso venuti conati di vomito?

Appunto.

Noi siamo scappati di corsa mentre Sofia preparava i piatti.

Rullo di tamburi... Apertura della scatoletta...


La scatola ormai aperta. Notare il liquido grigio-marrone

Ma questo ce lo aspettavamo... (più o meno..., alla putrescina e alla cadaverina non si fa mai l'abitudine).

Quello che non avevamo bene capito era cosa sarebbe venuto dopo.
Posto che Sofia e Amy avevano predisposto ciotole con cipolle a dadini, pomodori a dadini, patate bollite, burro salato, formaggio da affettare e tunnbröd, e che eravamo ben preparati ad affrontare il seguito, ognuno si è coraggiosamente preso il suo piatto. Ohi, non ci si stava davanti!!! Impossibile. Dovevi sempre tenerti a distanza e operare lateralmente.

Io che tento di pulire il pesce. La mia reazione è assolutamente spontanea e non esagerata per la fotografia

In più non avevamo idea che il pesce marcio fosse in realtà ANCORA DA PULIRE. Cioè, viene messo via a marcire nella sua acqua con ancora le interiora dentro. Solo la testa è stata tolta (a questo punto non capisco perché... marcio per marcio). Vi giuro che non sto esagerando. Marcio. Non nel senso di spappolato dalla putrefazione, ovviamente, anzi ancora tosto e lucido. Ma marcio.

A questo punto la prima cosa da fare è aprire il pesce e rimuovere le interiora. Si può immaginare la nuova zaffata di odore che ne viene fuori. Una volta estratte le interiora marce e messe di lato nel piatto (o meglio buttate proprio via, incartate e spostate a debita distanza, se non si è masochisti), si ribalta il pesce aperto sulla pancia e gli si schiaccia la schiena, in maniera da avere una sorta di doppio filetto. Si ribalta nuovamente questa volta sulla schiena il pesce schiacciato e gli si rimuove la lisca. La pelle rimane.
Il tutto sempre con esalazioni di marcescenza costanti.

Poi si fanno dei pezzettini che si mettono sul pane insieme a burro salato, patate, cipolle (consigliate TANTE), ecc., ecc., si mangia e ci si beve su birra o snaps.


A questo punto se ne assapora il gusto.




Cercando di rimanere il più obiettivo possibile, cosa che credo di saper fare, visto che in materia di cibo non ho assolutamente preconcetti, il sapore che vagamente si sente è quello dell'aringa, che tra l'altro a me piace molto. Ma vagamente. Il tutto è sovrastato dal sale. Di per sé questa non è una cattiva cosa, ma non giustifica il perché consumare surströmming invece della semplice aringa.
Quello che in realtà differenzia i due piatti, è il retrogusto, che si fa sentire appena deglutito il boccone, e che corrisponde esattamente all'odore che si era percepito fino a poco prima. Marcio.
Permane a lungo in bocca il sapore della putrefazione.

Deduco (e temo) che sia questo che intriga tanti estimatori, ma ciò va contro ogni mia logica. Quell'odore e quel sapore sono la maniera che la natura ha per dirci: "Non buono! Non mangiare! Vomita!". Mi risulta difficile credere che possa costituire prelibatezza di qualsiasi tipo.

Inoltre non finisce qui. Si può mangiarci su altro, berci vino, amaro, lavarsi i denti dieci volte, il sapore continua a riproporsi per ore, proveniente dal profondo del tuo stomaco (e ci credo, sta cercando di ribellarsi con tutte le sue forze a quello che gli è stato introdotto).



Nel mio caso, ciò ha causato una notte tormentata, in cui il mio corpo ha portato avanti un'eroica battaglia contro l'invasore, e ne uscito debole vincitore, madido di sudore e stremato.
Nel frattempo, la mia mente ha cercato una fuga nel sogno, a dire il vero uno dei più belli che mi sia trovato a fare da tempo. C'entravano un'originale razza di alieni che aveva sopraffatto numerose civiltà di questo universo e un paio di altri, invadendole dall'interno del loro potente pianeta-astronave.



Grazie a una serie di miracolose coincidenze nonché all'abilità di un manipolo di coraggiosi, una piccola parte degli oppressi riesce a cavarsela e a trovare rifugio appena sotto la superficie del pianeta-astronave dei cattivi, in una situazione che non permette agli alieni di disfarsene, pena la distruzione del loro stesso pianeta. I superstiti delle varie civiltà organizzano la loro vita quotidiana in questa nuova condizione, in una sorta di simbiosi con gli alieni, maldigerita dagli alieni stessi. E anzi, ad ogni nuova specie che questi invadono e distruggono, riescono a fare in modo che qualcuno si possa rifugiare da loro.


In più non rinunciano ai tentativi, nel tempo sempre più efficaci, di sconfiggere i loro originari distruttori.



La svolta avviene quando il grande capo e ispiratore dei ribelli si trova a lottare per la propria vita in seguito a un banale avvelenamento dovuto a intrighi interni alla nuova società appena formatasi. Gli altri al comando realizzano di non possedere la tecnologia medica e scientifica necessaria a salvarlo, e che senza quest'uomo la civiltà ribelle non ha futuro, non hanno scelta che scendere ai patti con gli alieni, legando a doppio filo la loro esistenza con quella dei loro nemici, in un modo che non mi dilungo a descrivere.



Ovviamente non so come va a finire il tutto perché mi sono svegliato.


16 commenti:

Kralizek ha detto...

bellissimo il racconto della "festa", ancora più bello il racconto di fantascienza... anche se mi sembra di averlo "letto"

TopGun ha detto...

Memo:
Mai provare il Surstrommings neanche sotto tortura!

Mauron ha detto...

Guarda Davide, io dopo la prima parte del racconto ero ancora dell'idea che prima o poi l'avrei provato, il Surströmmings. Ma dopo aver letto quello che é in grado di fare al subconscio ho perso coraggio... :)

Anonimo ha detto...

Oddio, mi sento un po' in colpa per averti incoraggiato, tanto per me è facile parlare da qua, dove di aringhe marce non se ne vedono neanche in cartolina... e pensare che la mia peggiore perversione alimentare è stata l'acquetta della mostarda (quella lombarda di frutta, per capirci) con il gelato, cosa che ha fatto inorridire mio fratello (e ho detto tutto ;-). Ma vedo che sono un dilettante rispetto agli svedesi :-( Comunque tutto il racconto mi ha fatto spaccare, continua così ;-)
L

Davide ha detto...

Grazie a tutti per la solidarietà. Se siete come me la curiosità alla fine avrà nonostante tutto il sopravvento, e la proverete comunque... e io riderò dalla tomba (O_o ?)

Il mio subconscio è spesso alterato dagli eventi quotidiani più banali, figuriamoci da un sisma di tale portata.
Per quanto rigarda l'ispirazione del sogno, di sicuro c'e' dentro tanta della fantascienza da ma macinata in questi anni. A posteriori vedo similitudini con la vecchia serie "Visitors" e con parti di "guerre stellari" (la morte nera pianeta-fortezza, i ribelli ecc), anche se mio sogno tutto aveva un atmosfera più "classica", alla fantascienza anni'50, con molti elementi ipertecnologici.
Insomma, il solito minestrone onirico. :)))

Unknown ha detto...

neanche l'assa fetida annusata nell'antica farmacia di skansen aveva quell'odore. meno male che ho un bel raffreddore, mi sono risparmiata lo svenimento.

davide, guarda che hai dimenticato di dire che hai fatto il bis!!!
ragazzi, ha avuto il coraggio di prendersi un altro bel pescione.

io invece sono passata a una bella torta salata con verdure e formaggio :-) e me la sono cavata meglio. senza sogni, però! tyvärr!

Davide ha detto...

Ehm, vero. Impulso autodistruttivo ? Mah. Di sicuro se avessi saputo quello che mi attendeva per le ore a venire mi sarei fermato prima.
Comunque sono stato anche punito, perché il secondo era molto più grosso e di conseguenza molto più puzzolente. Tanto che non sono riuscito a finirlo.

Anonimo ha detto...

Mh, se la prossima volta in Svezia mi verrà un attacco di masochismo quasi quasi provo... non può essere peggio del melone ;-) E se mi va male, almeno farò dei sogni interessanti :-)
L

TopGun ha detto...

Sottolineo che io questa roba non la proverò MAI!

Davide ha detto...

L, no problem. Tengo solo a precisare che per quel giorno devi trovarti un ostello, preferibilmente dotato di compatrimenti stagni.

Anonimo ha detto...

Mi avete rovinato la mattinata, maledetti! Ho letto tutto sin alla fine..e dire che mangio con gusto il pesce crudo! meno male che la parte fantascientifica era (quasi)degna di J.J. Ballard ;)

Raul

Davide ha detto...

ahahah ! Grande Raul. E' quello che ci ha fregati, anche io vado pazzo per il sushi e (normalmente) adoro l'aringa, qui preparata in mille maniere. Ti piacerebbe un sacco la julbord, la tavolata di Natale, dove il buffet di sill è d'obbligo...
Questo e' un nostro vecchio post al riguardo...
http://siamoastoccolma.blogspot.com/2007/12/julbord.html
Ci trovi linkate le foto delle varie preparazioni dell'aringa.

Anonimo ha detto...

Pesanteeee!
Beh ragassi complimenti per il coraggio. Certo a 'sto punto chissà cosa fa più schifo, l'aringa marcia svedese o lo squalo putrefatto sotto terra islandese (hákarl)? Peccato che non mi sia capitato sotto mano il secondo, lo avrei provato di sicuro (acquavite brennivín d'obbligo, ovviamente).
Ciau,
S.

Davide ha detto...

Pare che lo squalo putrefatto sia il piatto più cattivo del mondo.
Dicono che al marcio si aggiunga pure un sapore di ammoniaca...

Unknown ha detto...

aiuto... complimenti per il coraggio, ma... credo che andrò a farmi una pastasciutta!!! ;o)

Anonimo ha detto...

Fino ad ora ho scansato il tutto con abile arte italiana, spero di riuscirci in futuro!