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martedì 6 marzo 2018

Risultati definitivi sul totale dei votanti!


Finalmente abbiamo i risultati!
L'esito della votazione (mi riferisco alla più importante chiamata alle urne dell'anno, vedi qui), come del resto anticipato dalle prime proiezioni, è sorprendente. E per quanto la tendenza di massa fosse prevista da vari analisti, l'entità numerica di vittorie e sconfitte è stata in gran parte una sorpresa. Ma come prima cosa lasciamo parlare i dati.




La cosa che salta subito agli occhi è la vittoria delle "Mapel Pecan" con un impressionante 18.8% ! Sapevamo della voglia di rinnovamento così diffusa nell'elettorato, e che le dolci promesse delle Mapel Pecan avessero forte presa sulla pancia della popolazione, potevamo addirittura prevedere il primo posto, ma non con un distacco simile da tutti gli inseguitori.
La frammentazione dei risultati è del resto evidente: Vanilijmunk, Wienerbröd, Croissant al cioccolato e Cuori di vaniglia seguono a pari merito al 12.5%. Con queste premesse sarà molto difficile formare una coalizione che raggiunga la maggioranza, o comunque una minoranza ma sufficiente per governare i gusti degli italiani in Svezia.

I vincitori


Come è noto, i Mapel Pecan non sono iscrivibili a nessun gruppo, né hanno mai preteso di esserlo. L'alleanza naturale tra Cuori di vaniglia e Vanilijmunk, che condividono un nucleo comune pur differendo nella superficie, raggiunge appena il 25%, e la cosa più grave è che andando anche a cercare una difficile integrazione con i Wienerbröd, che di crema alla vaniglia hanno solo uno strato sottile, si arriva al 37.5%, che ancora non basta.
Ogni speranza di accordo di gusti con gli altri candidati numericamente rilevanti è utopica, essendo questi tutti a base cioccolato (croissant al cioccolato e Cookie al cioccolato + altri).

Il fronte cioccolato del resto non è in grado di fare valere la sua rappresentatività, nonostante il successo (anche questo leggibile in chiave estremista) dei Cookie al cioccolato, che sui pezzettoni di dolce cacao hanno impostato gran parte della loro campagna, e si preparano ora ad una rumorosa opposizione.

Raggiungono percentuali minime le ciambelle, in parte pagando la scissione in ciambelle al cioccolato e ciambelle normali. Sì, probabilmente l'elettorato classico del gruppo ne è stato confuso, ma non è da escludere che questi storici rappresentanti del settore abbiano fatto il loro tempo (si veda l'azzeramento ai minimi termini dei blasonati croissant semplici).

Ma il dato più eclatante, e non previsto, è il crollo della Kanellbulle, che scendono addirittura al di sotto del 9%.!!! La brioche simbolo della nazione, quella che ha governato per anni, si trova ora nelle retrovie. Certo, sapevamo che non avrebbe potuto mirare ad un risultato altissimo, viste le già citate voglie di cieco rinnovamento a tutti i costi, ma l'entità di questa sconfitta è memorabile, e addiríttura trascina con sé le Toscanasäcka, considerate come il dolce più innovativo del settore "bulle".

I principali sconfitti


Insomma, lo scenario che si prospetta è quello dell'anarchia gastronomica, e ora addirittura c'é  preoccupazione per l'influsso che questo risultato potrebbe avere sul settore sandwich, e secondo alcuni, addirittura sul settore korv (hot dog, n.d.r).
Le dinamiche però sono ancora fluide, qualche speranza rimane ancora e si dovrà attendere per saperne di più
Ai posteri la dolce sentenza.

D

mercoledì 7 febbraio 2018

La gara delle gare. Sondaggio a valore universale.


Ci siamo.

La gara sta per cominciare. O meglio La Gara, con le maiuscole bene in evidenza. Il contest dei contest, quello che sta già appassionando grandi e piccini.
No, non sto parlando del festival di Sanremo, non scherziamo... Parlo di roba seria! No, nemmeno il Melodiefestival c'entra, no. Più seria ancora, vi dico (sì, è possibile...). Le olimpiadi? Suvvia. Molto, molto di più!

A vari anni dalla presa di coscienza del problema, è ora giunto il momento di mettersi in gioco in prima persona e fare la propria parte perché il dubbio eterno, che angoscia chiunque, sia che in Svezia ci viva o vi si trovi invece solo di passaggio, venga finalmente risolto, una volta per tutte. Bisogna decretare un vincitore. Il paese lo chiede.


Qual è la migliore brioche del Pressbyrån?


Per "brioche" intendo il dolcetto in vendita accanto al caffè nello scaffale apposito, che sia biscotto o meno, duro o morbido (per Pressbyrån si intende invece pressbyrån. Cioè la catena di edicole/tabaccai/negozietti sparse per tutta la Svezia accanto a fermate di metro e bus).
Chiamatela brioche, ma  anche "pasta", "bulle", "cookie", quello che vi pare. L'importante è che si stabilisca chi vince.

Fortunatamente (meno male!) siamo nel periodo della democrazia digitale, e quindi legittimati a stabilire verità assolute a colpi di (pochi) clic. Perché non approfittarne con un bel sondaggione? Serve un volontario che scatti qualche foto delle brioche (l'immagine, si sa, parla più di cento parole, specie quando le parole non le legge più nessuno) e  nel tempo libero le organizzi in una pagina web (e ce l'abbiamo, codesto volontario sono io!!!). Serve una connessione internet (abbiamo pure quella, a scrocco nel bar che mi funge da ufficio). Et voilà. Che la lotta sia intensa, cruenta e senza tregua.