lunedì 25 marzo 2019

Lunedì





Ho chiesto al tizio del chiosco un caffettone da portar via e bere per strada, come usa qui. Me l'ha dato, e ho anche chiesto se per cortesia mi poteva dare due bustine di zucchero. Certo, ha risposto lui. Poi mi ha chiesto se volevo qualcos'altro, tipo un gratta e vinci. Ecco, a me queste cose scocciano.. Caso strano, per una volta ho pagato con contanti. Nel frattempo il tipo insisteva, magari un biglietto della lotteria. Allora, ammetto, ho alzato un po' la voce, ma non tanto. Il tipo ha fatto un movimento strano con le mani, spostando banconote e monete, e ho visto che mi aveva dato un resto inferiore a quello che mi spettava. Alla fine, senza restituire i soldi mancanti, ci ha aggiunto un pacchetto di caramelle, spiegando che me le aveva fatte la metà del loro costo.
Sono rimasto basito, gli ho quasi urlato di riprendersele indietro. Lui mi ha guardato fisso negli occhi e ha aggiunto serio, sempre calmo, che allora si riprendeva anche le bustine di zucchero. Non ci ho più visto. Gli ho restituito il caffè e ho chiesto di riavere i miei soldi. Lui mi ha detto che ormai il caffè l'aveva fatto, e che non c'era verso... Ale! Lì sono veramente scoppiato gli ho urlato in faccia, in dialetto (che non uso mai) "Te tsè n' imbezèl!". Il tipo mi ha intimato di uscire subito altrimenti avrebbe chiamato la polizia.
Oramai fuori da ogni controllo, sono uscito, ma non sono andato via, mi sono messo davanti alla porta, ho iniziato ad alta voce a scoraggiare dall' entrare ogni persona che si avvicinava.
Com'era prevedibile, dopo pochi minuti sono arrivati due poliziotti, e nulla, volevano che mi allontanassi, mentre io insistevo che quello era suolo pubblico. A un certo punto, visto che non mi calmavo, uno di loro ha ho iniziato a parlare per radio mentre l'altro mi ha preso per un gomito comunicandomi che mi avrebbero portato in caserma. Ho cercato di divincolarmi sbraitando.



A quel punto è suonata la sveglia, e mi sono svegliato, incazzato nero.
Buon lunedì a tutti.