mercoledì 5 aprile 2017
I saluti mattutini di mia figlia
Facendo spesso tardi al lavoro e tornando a casa a sera inoltrata, capita che il giorno successivo me la prenda un po' comoda.
In quei giorni Giusi e Annika escono di casa per andare all'asilo prima di me. Qualche tempo fa, Annika ha preso l'abitudine di rivolgermi frasi di saluto particolari, diciamo "non convenzionali".
Il copione è pressoché identico ogni volta. Giusi apre la porta, Annika tutta infagottata nei vestiti antipioggia mi dice un primo "Ciao!" con manina in movimento e si avvia verso l'uscita. Con un piede aldilà della soglia la piùcheduenne immancabilmente si ferma, si gira su sé stessa e, tutta seria, dice cose del tipo:
-ci vediamo su youtube.
-ci vediamo lunedì (detta il martedì).
-ci vediamo alla prossima.
-ci vediamo sull' acusu (autobus).
-ci vediamo l'anno prossimo (questa l'ha detta anche alla maestra dell'asilo prima di tornare a casa).
-ci vediamo a Capri (O_o ? Da dove è arrivata questa ancora non me lo spiego)
-ci vediamo a feisbuc.
Poi si rigira e se ne va, lasciandomi questa sentenza finale come ultima memoria mattutina da portarmi al lavoro.
Queste sono solo alcune delle frasi pronunciate sino ad oggi... altre purtroppo me le sono dimenticate.
Fuori elenco ma degna comunque di menzione c'è "Ci vediamo su Skype" che è la maniera di Annika di chiudere le proprie telefonate immaginarie con pupazzi e affini da quasi un anno.
Quello che mi fa morir dal ridere è che ogni volta cambi, e si sforzi di trovare qualcosa di nuovo. Da notare la presenza di più saluti legati al mondo di internet e della comunicazione del terzo millennio.
Comprensibile, certo, ma in ogni caso tocco ferro: al momento non mi vengono in mente motivi validi e accettabili che mi possano portare a finire dall'ufficio a un video virale su Youtube.
No, per quanto ci pensi non me ne vengono.
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