Questo lunghissimo weekend, iniziato ben mercoledì sera, essendo giovedì festa nazionale (Ascensione), e non ancora terminato, si è rivelato intenso e pieno di sorprese.
In particolare mi preme ricordare proprio l'evento di giovedì mattina.
Tutto ha origine molto tempo fa, quando Marta e Alessandro hanno affittato dal comune (credo, attendo correzioni), due piccoli rettangoli di terreno coltivabile ai margini della città, non lontano dalla loro abitazione. Località Skarpnäck.
Il nome che qui gli danno è ... (inserire prego.), e in sostanza si tratta di terreni anche di ampie dimensioni, suddivisi in tantissimi piccoli lotti, dove non è permesso risiedere né tantomeno costruire, ma solamente coltivare. E' una cosa che c'è anche in tante città italiane, niente di sbalorditivo. Generalmente ad affittare questi piccoli appezzamenti sono persone anziane, ma non mancano le giovani coppie e i gruppi di amici che vogliono sperimentare il loro pollice verde e magari mangiare ogni tanto qualche cosa coltivata con le proprie mani.
Ma l'orto va curato. E per l'appunto questo era il periodo in cui andava vangato e seminato.
Per cui Marta ha chiamato a raccolta gli adepti. Purtroppo improvvisi impegni di lavoro sono comparsi più o meno uniformemente attraverso tutto il vasto gruppo di amici.
Alla fine comunque uno sparuto manipolo di volontari (Mauro e io), ha per una giornata accantonato i pressanti obblighi lavorativi e si è presentato, impavido ed entusiasta, al luogo e all'ora convenuti (più o meno), pronto a buttare il cuore oltre l'ostacolo.
Dopo un breve rifornimento di sementi, terra e piantine alla serra più vicina, il lavoro è cominciato.
Non dovrei dirlo io, ma siamo stati proprio bravi. Sapientemente diretti da Alessandro, nostro vate e nume tutelare, nonché primo infaticabile lavoratore, abbiamo vangato, zappato, fatto solchi quando c'era da fare solchi, buchette quando necessitavano buchette, seminato, ricoperto le semine più delicate, innaffiato... insomma, messo le basi per quello che sembra diventerà un bell'orto, pronto a suscitare le invidie delle più esperte (benché attempate) vicine. Fragole, zucche, fagiolini, prezzemolo, insalata (3 tipi diversi), carote, rucola, rape rosse, rabarbaro e presto zucchine e cipolle....
Eccovi qualche foto.
Alè, al lavoro. Notare la mia tecnica. A mia discolpa devo dire che avevo una pala cortissima!
Mauro viene circondato da Alessandro, che gli taglia ogni via d'uscita. Scacco matto.
Si fa tutto come si deve. Anche i vialetti interni.
Semina. I semi delle carote vengono venduti già in striscioline. Pratico.
Pausa pranzo. Ci si rifocilla.Esce il sole. Mauro innaffia con aria estremamente professionale.L'orto finito. Carino, no? Mi sono divertito un sacco, e sono tornato a casa rilassato e nemmeno troppo stanco.
Ma soprattutto rilassato...