giovedì 17 giugno 2010

Viva gli sposi!

Mi accingo per l'occasione a scrivere l'articolo più importante da quando esiste il blog.

Ho pensato a lungo se farlo o meno. L'impegno è gravoso, e non sono per niente certo di riuscire a rendere onore alla grande responsabilità di cui mi sono autoinvestito.
Sta per realizzarsi a Stoccolma il più grande evento del decennio. Qualcosa che rimarrà nella memoria collettiva per sempre.

Si sposa la principessa.

Abbiamo già parlato dell'annuncio del fidanzamento, ora il dì fatidico sta per arrivare e sono veramente tutti impazziti. Passi per la miriade di gadget e ricordini a tema che hanno invaso i negozietti di Gamla Stan, si sa, il matrimonio regale è sempre una grande attrazione turistica.



Quello che più è interessante notare è come l'evento abbia sconvolto la vita di tanti cittadini comuni, la gran parte dei quali fino a poco fa se non snobbava sdegnosamente ogni notizia riguardante la casa regnante, perlomeno si dichiarava agnosticamente non interessata, relegando la monarchia al ruolo di vetusto rimasuglio di tempi ormai tramontati.
Invece no. I supermercati di periferia sono invasi dello sdolcinato ciarpame celebrativo, e ogni angolo della città è ammantato dell'autorevole amore di Victoria e Daniel.

Non dimentichiamo che lei sarà regina, è ormai certo, la prima dopo 290 anni.

Quindi chi più ne ha più ne celebri.
Tralascio volutamente di parlare degli aspetti più comuni ed evidenti, e vado di seguito a raccontarvi alcune delle più gustose curiosità e stranezze, aspettandomene altrettante dai lettori.

LIV i Stockholm è orgoglioso di presentarvi:

Lo sapevate che...?
n.0 periodico aperiodico.
Speciale Matrimonio Reale.

Il matrimonio sarà ovviamente un matrimonio ricco, si preannuncia addirittura paragonabile a quello di Carlo e Diana. Il re metterà di suo 10 milioni di corone (un po' più di un milione di euro), per coprire le spese organizzative.

Altri soldi (molti) saranno spesi dalla pubblica amministrazione cittadina e dal governo svedese. Le più grosse (direi le uniche) polemiche derivano proprio da queste spese, che saranno relative più che altro alla pubblica sicurezza dei reali, degli ospiti e di tutti i turisti.

Adesivo trovato appiccicato a un lampione: "E vissero per sempre felici e contenti, con i soldi delle tasse"

Altro denaro sarà speso per organizzare l'intrattenimento degli stessi. Prima di arricciare il naso in approvazione ai contestatori, si ricordi che un ritorno turistico c'è stato e ci sarà, e che in Italia abbiamo garantito lo stesso trattamento, con tanto di elicotteri e diretta tv a Francesco Totti, per il suo di matrimonio. Le analogie con l'ottavo re di Roma finiscono qui: diversamente da quanto successo per Totti, non è possibile fare un regalo prezioso in lista nozze alla principessa Vic e al principesso semplicemente andando sul web.

Bene, già che ci siamo parliamo dei regali:

La cittadinanza svedese tutta ha fatto un regalo alla coppia che pare sia stato apprezzato. Un bel servizio di bicchieri. Sì, avete capito bene. La popolazione regala un servizio di bicchieri ai futuri regnanti. C'è stata un po' di confusione all'inizio. Alcuni parlavano di piatti, con apposito monogramma, nuovo nuovo appena creato.


Monogramma ufficiale della coppia creato dagli esperti di araldica.
Qui si fa la storia, ragazzi.


Comunque si voleva andare sul classico, per essere sicuri di non sbagliare. Ohi, magari fai un regalo che non piace, o doppio, e poi i maritandi ti devono dire un grazie tirato cercando di mimare una smorfia simile al sorriso... sai che imbarazzo... Il servizio, di piatti o di bicchieri che sia, invece è un regalo di prammatica, non contestabile. DEVE per forza andare bene.


Va bene, puntualizzo. Si tratta di un raffinato set di bicchieri della designer Erika Lagerbielke, realizzati a mano dai mastri vetrai svedesi (gli artigiani del vetro svedesi sono molto apprezzati, e definiscono la loro tradizione più antica e parallela a quella di Venezia. Di sicuro una tradizione che si era però persa e che è stata recuperata recentemente, proprio grazie ai maestri veneziani). La cesta di preziosi vetri ha un valore di circa 30.000 euro. Gli stessi bicchieri sono acquistabili da chiunque nella versione "industriale" (ma comunque molto costosa. Abbiamo testimonianza di imminenti ex-nubili che hanno chiesto proprio cotal servizio come regalo dagli amici.)



L'associazione apicoltori svedese ha regalato loro 100.000 api. La 3M un gigantesco orsacchiottone di peluche con un cuore sopra. L'associazione floricoltori colombiana, tramite l'ambasciata, ha invece regalato 40.000 fiori assortiti, che avendo 100.000 api per il giardino possono tornare utili. Peccato che l'orso della 3M sia di peluche, altrimenti il quadrilatero fiori-api-miele-orso sarebbe stato perfetto. Ma se andassi a spulciare ancora un po' nel web, qualcuno che gli ha regalato un orso vero lo troverei.

Devo, a onor del vero, dire che Victoria ha creato una fondazione di beneficenza (molto attiva, ne abbiamo avuto qualche esempio recentemente), e ha ufficialmente comunicato a tutti coloro che volessero farle un regalo, che sarebbe molto più gradito un versamento di pari valore alla fondazione.


A dispetto di ciò, il partito pirata ha ufficialmente presentato il proprio regalo agli sposini (durante il giorno di ricevimento a palazzo dei membri del parlamento): due pennette USB, una ciascuno, contententi una copia di Linux Ubuntu Live con un sistema supercriptato di collegamento a internet, per garantire una navigazione non rintracciabile. I due rappresentanti del partito hanno formalmente spiegato loro che in mezzo a questa attenzione dei media il regalo che consideravano più prezioso era un po' di privacy. E con questo sistema nessuno potrà andare a frugare nei loro collegamenti, in barba alle nuove leggi. L'intento polemico è più che evidente. Pare che Daniel abbia sorriso.
Ora però basta coi doni, passiamo ai...

Gadget regali per gente comune:

Non parlo dei piatti o delle tazze o dei magneti per frigo con la loro facciozza stampata su, sebbene possa testimoniare come questo genere di oggettistica abbia svalicato il turistico colle di Gamla Stan approdando in tutti gli spacci di quartiere e in tutti gli ipermercati di periferia. Non parlo nemmeno delle monete e dei francobolli celebrativi, seppure di questi ultimi ne esistano di ufficiali e di simil-ufficiali che richiamando il legame matrimoniale e l'amore in generale strizzano l'occhio all'evento.


In questi giorni in Kungsträgården era possibile andare al chioschetto della compagnia dei trasporti cittadini e farsi caricare l'abbonamento ai mezzi cittadini, anziché sulla solita plastica magnetica multicolore, su una bellissima e romantica tessera dedicata alla principesca coppietta.

Ristorante con annesso teatro di posa.

Torte. Tutta una serie di torte reali, una versione speciale delle mitica Princess Tårta, bianca anziché verde e romanticamente farcita di gocce di composta rossa, ha fatto comparsa sulla mia tavola ieri sera. Non ho potuto resistere, aveva pure la corona reale in cioccolato sopra!! A me è piaciuta, Giusi ha quasi vomitato.


La stessa marca ha anche l'esclusiva dei cioccolatini. Vari tipi e sapori, scatoline e scatolone, ma tutti invariabilmente con gli innamorati che si rimirano su sfondo bianco puro adornato di emblemini reali dorati.




In più, le pasticcerie hanno modificato uno dei classici dolcetti svedesi, il bianco mazarin, arricchendolo di rosso amore (frutti di bosco), e dandogli un nuovo nome.

È nata pure la linea di porcellane ufficiali del matrimonio, servizio completo, dalla tazza da caffè al mestolo per il brodo. Della stessa serie (Bröllopsserien) anche i gemelli con corone, per sentirsi re (o meglio principe) nel proprio completo migliore, nonché una ridda di articoli per la casa, onde permettere a chiunque di avere una dimora principesca.

Vogliamo parlare del sapone? Parliamone!
Anche qui, un colpo al cerchio e uno alla botte. Per tutti i regali "ufficiali", quelli con il timbro o il logo della casa regnante, una parte del ricavato andrà in beneficenza.

Ma basta coi gadget, passiamo a...


Scandali, polemiche e sorprese:

1) Sbigottimento e incredulità nella equa terra delle pari opportunità dopo che Victoria ha chiesto di essere consegnata allo sposo dal padre. Polemiche a non finire, per questa scelta considerata dalle femministe retrograda e denigratoria. Come ormai quasi ovunque, anche qui è usanza che sposo e sposa si incontrino fuori dalla chiesa e percorrano la navata insieme. Poco importa che tutto il resto sia come da rituale (sposo che aspetta nervoso l'arrivo, che consegna il bouquet, sposa in abito bianco possibilmente fiabesco, ecc. ecc.).
Proteste ufficiali delle femministe e indignati articoli di giornale.

2) PARE, dico PARE, che anche Daniel abbia antenati nobili. Gli esperti in araldica si sono scatenati e hanno forse trovato in questo personal trainer, figlio come detto in passato di un sindacalista e una dipendente delle poste, degli antichi progenitori blasonati in Russia. Con buona pace di chi non si rassegnava di diluire così impunemente i globuli blu.

3) In un'intervista TV, Victoria si è raccontata completamente ai suoi sudditi, parlando anche del grande argomento tabù: l'anoressia.
Si è persino trovato il responsabile primo, uno sciagurato giornalista (pure lui intervistato e dettosi mortificato di quello che è andato a scatenare) che ai tempi le aveva incautamente chiesto come avrebbe affrontato la prova costume in vista dell'estate, provocando il crollo della miseretta.
Messe così a tacere le voci che da anni riportavano un cronico complesso del brutto anatroccolo nei confronti della bellissima e corteggiatissima sorella minore, ed elegantemente smentite le purtroppo ben più comuni cause legate a una risposta patologica al naturale crescere del corpo in tante giovani con simili problemi in tutto il mondo.

4) Un'ombra nera si stava per gettare sullo sposalizio. A poche settimane dallo stesso, proprio la sorellina Madeleine doveva celebrare il suo matrimonio da tempo concordato con il fidanzato di una vita, un ex campione di pallamano (ma di illustre nascita). Il tutto sempre nelle settimane dell'amore. All'imminenza delle nozze è saltato fuori un tradimento dello sposo con una studentessa londinese, e la coppia si è separata. La casa regnante ha traballato nell'imbarazzo per un po', e sembrava che lo scandalo avrebbe condizionato anche il matrimonio della sorella futura regina. Ma questo matrimonio s'ha da fare e si farà, perché l'amore vince sempre.

4bis) Vince anche l'altrettanto imbarazzante amore del terzo figliolo (il secondo in ordine dinastico) per una ballerina di topless lap dance, fresca ex concorrente di reality.

5) Polemicone per il titolo dato alla serie di eventi che si celebrerà. La lingua utilizzata è l'inglese, non lo svedese. Reazioni di reazionari scossi e inchieste ufficiali in corso.

6) Svedesi perplessi e sbigottiti per la scarsa affluenza dei turisti locali ma sopratutto stranieri alle celebrazioni. Le presenze sono di molto inferiori alle attese, insomma non in tanti se li filano. Gli appartamenti in affitto, raddoppiati di prezzo in questo periodo, rimangono in gran parte vuoti. Ma come mai?



Eventi e manifestazioni (stra)ordinari:

Si è deciso che sarebbe stata una festa per l'intera città, per due settimane. Organizzati concerti, presentazioni, proiezioni, stand, chioschetti, padiglioni, ovunque. Il tutto ha preso il nome LOVE 2010 ("...in Stockholm". Vedi punto 5 sopra). Il sito recita: "Due settimane di festival dell'amore".
Non ci provo nemmeno a riassumere che cosa si è organizzato... Ho dato una rapida occhiata e, tra corsi di pittura su ceramica per bimbi, cineforum, degustazioni, mostre d'arte, passeggiate in barca, concerti rock, festa sulla rompighiaccio, viste guidate per coppie di innamorati (ma ci sono pure tour dell'amore per single), jazz per bambini, golf in fontana con green a forma di cuore,.. insomma, mi sono perso subito.



Proprio sulla baia più importante della città, c'è il grande padiglione/palazzone dell'IKEA. Dentro c'è tutto: dal Centro stampa multimediale, alla visita guidata e agli incontri su come costruire il proprio nido d'amore e metter su famiglia, alla versione IKEA di quella che sarà la residenza della nuova coppia, tutte le 14 stanze dell'Haga slott riarredate dai designers IKEA. Sottotitolo della sotto-manifestazione: "Tillsammans" (insieme).
C'è persino un CAMPING, con tendoni nuovi di zecca e letti Ikea, dove si può alloggiare per la misera cifra di 20 euro circa a notte, aree colazione e pranzo e parco giochi per bambini.



Basta, basta, tutto ciò è troppo!
Ancora due cose sole, tra le mille rimaste, che non posso proprio fare a meno di raccontare:

1)Lo "Skrapan", il grattacielo/centro commerciale/residenza studentesca in Södermalm, tutt'altra zona della città, ha iniziato qualche giorno fa gli eventi di "Skrapan Kärlek" (indovinate un po'? Esatto, "Skrapan Amore") e domani ci sarà l'attesissimo megatorneo di tris (tic-tac-toe, filotto, insomma quello delle tre croci e dei tre cerchi) in onore di Victoria e Daniel. Sono previste due compagini: quella dei monarchici e quella dei repubblicani. I pezzi stessi saranno a tema: membri della famiglia reale da un lato e membri del governo dall'altro. Forse a questo vado.



2) E dulcis in fundo, per chi ha avuto la pazienza di arrivare fino a qui, il top dei top dei top. Non so se i media in Italia hanno parlato della cosa, ma questa è veramente incredibile.



Vi piacerebbe sposarvi ma non avete i soldi? Non avete tempo per organizzare? Vi manca la sposa? Vi manca lo sposo?
Nessun problema. Potere vivere l'emozione dei futuri regnanti sposandovi in tutto e per tutto anche voi il 19 giugno, proprio in contemporanea con loro.
L'associazione Potatopotato organizza tutto per voi! Con lo slogan "Non perderti il giorno più importante della tua vita!" invita tutti a iscriversi. Non si deve fare nulla, basta registrarsi e andare lì (Stoccolma, Malmö, Göteborg). Anelli, vestiti, festa, ospiti, marito, moglie, pensano a tutto loro.
Logo dell'evento, parodia di quello ufficiale, in cui si inneggia a un matrimonio un po' più economico e un po' più scrauso. Si noti la corona gocciolante.

Il giorno stesso del matrimonio le coppie che si sposeranno verranno formate tramite estrazione a sorte (prima di allora non sarà possibile conoscere il nome del proprio marito o della propria moglie) e poi avrà inizio la cerimonia, come promesso. TUTTO LEGALE!!!!
L'associazione spiega: "Ma purtroppo i giorni felici non durano per sempre". Il giorno successivo al matrimonio tutte le coppie appena formatesi si separeranno. Le carte del divorzio saranno infatti già firmate al momento dell'iscrizione.
Semplice no?
Poi, se due si sono trovati particolarmente bene in questo lampo di vita coniugale, potranno sempre risposarsi per conto loro.
E che ci vuole?

Altro slogan che osserva che se l'uomo può andare sulla luna, allora è anche in grado di sposarsi"


Che faticata questo post. Ma era un dovere.
In bocca al lupo a Victoria, Daniel e tutti gli altri principi, re e regnanti del mondo. Che la loro saggezza guidi noi sudditi verso un fulgido e radioso domani, e che un po' del loro aureo splendore si rifletta su di noi e sparga un barlume di luce sulle nostre vite grigie, cosicché quando alla mattina con gli occhi ancora semichiusi dal sonno prenderemo l'autobus per andare al lavoro, possiamo camminare fieri di avere qualcuno che ci regna.

Saluti a tutti,

D

mercoledì 16 giugno 2010

listig som en räv

furbo come una volpe! ehm, un cane... perché magi sa bene che il nostro letto è off-limits! ma come resistere?

sabato 12 giugno 2010

Chi è di scena ? La signorina Papillon


Bellissima la sorpresa che ieri sera ci ha riservato il gruppo teatrale PI con "La signorina Papillon".
Devo confessare che un po' ce lo aspettavamo, avendo già assistito ad una commedia diretta da Nicola Pierini (allora con il gruppo Varför inte), "L'avaro" di Moliere (di cui si è parlato in passato), conoscendo di persona Elvira, che interpretava Rose, e Michele, che accompagnava dal vivo al contrabbasso, e avendo da sempre una gran stima di Stefano Benni, l'autore del testo.

Ma le aspettative sono state ampiamente superate: i ragazzi sono stati bravissimi, ciascuno perfettamente calato nella propria parte, e le divertenti e surreali atmosfere di Benni sono state ottimamente ricreate dal gruppo: Elvira De Troia nella stralunata e sognatrice Rose, Desirée Baraula nella frivola e snob Marie Louise, Samuele Caldognetto nel borioso sergente Armand e Nicola Pierini nel mellifluo poeta Millet, che ha ottimamente sostituito al volo Vincenzo Maggitti ammalatosi a tre giorni dalla prima.
Molto carina e originale la scenografia, ben integrata dalla regia con la narrazione. Romantiche e adattissime le musiche suonate dal vivo, come detto, da Michele Benincaso.
Una bella resa della divertente (ma al tempo stesso cinica e satirica) pièce di Benni, che ci fa ben
sperare per le prossime rappresentazioni.

Purtroppo per il momento non ho foto di scena da inserire, ma vedrò di rimediarne al più presto. Volevo comunque scrivere qualcosa oggi, dato che stasera ci sarà l'ultima replica della rappresentazione. Magari qualcuno all'ultimo momento legge e decide di andarci. Ecco tutte le informazioni:

TEATER VERKET
Västmannagatan 54 - STOCKHOLM

"La signorina Papillon"
(nel Paese dei Brutti Sogni)

di Stefano Benni

Regia
Nicola Pierini

Attori
Rose: Elvira De Troia
Armand: Samuele Caldognetto
Millet: Nicola Pierini
Marie Luise: Désirée Baraula
Centra
Musica dal vivo
Michele Benincaso

Scenografia
Samuele Caldognetto


consigliabile prenotare, telefonando al +46 76 2068879 o al +46 76 2262380.

Update: ed ecco qualche foto di scena (grazie a Michele)

Il poeta Millet e Rose


Marie-Louise


Ancora Millet, con il sergente Armand


Rose in mezzo alle sue farfalle

giovedì 10 giugno 2010

Arrivano i mondiali...

Ci sarebbero un milione di cose da raccontare in questo periodo. Prima di tutte il matrimonio nella casa regnante, la cui spasmodica attesa sta monopolizzando le discussioni di svedesi e non e l'attenzione dei media. Una ridda di chicche da non perdere, dai francobolli, ai cioccolatini ad altre più succose idee di cui parlerò a breve.
Ma c'è anche il mondiale di calcio! Come in tutti gli stati europei, è noto quanto in Svezia siano appassionati di questo sport. Ibrahimovic è eroe nazionale, i bambini per strada indossano le magliette del Barcelona dal giorno successivo al suo passaggio nella squadra spagnola. Tutte le partite della Liga sono trasmesse in TV. Ovviamente, la stessa cosa succedeva per Inter e Serie A fino a poco prima.
Questa volta però, la nazionale svedese non si è qualificata per le fasi finali della competizione. Ma il tifo c'è comunque. Ci saranno megaschermi e le piazze saranno invase dagli immigrati.
E in mezzo a tutto questo gli italiani fanno la loro bella figura. Se non in campo, la squadra del nostro paese di sicuro si sta facendo notare per le strade e le piazze della città.
La seguente pubblicità di biancheria intima Dolce&Gabbana campeggia in molti luoghi pubblici di Stoccolma e della Svezia intera. Per chi non li riconoscesse a prima vista, vi sono ritratti 5 giocatori della nostra nazionale, tutti seminudi, unti e mutandati, con faccia truce e molto italiana.



Presumo/credo/spero che gli stessi cartelloni siano presenti anche in Italia. Anche se qui fanno probablimente un effetto diverso....

mercoledì 2 giugno 2010

And the winner is...

Arrivo ultimo, tra gli ultimi, a dire brevemente due parole su come è andata a finire. Parlo dell'Eurofestival, ovviamente. A dire il vero credo di aver detto già fin troppo la volta scorsa, ma mi sembrava comunque doveroso chiudere il discorso. Non tanto per chi ci legge da qui (per loro è impossibile non averlo saputo, in una maniera o nell'altra) ma per coloro che sono stati di grand lunga meno esposti all'evento (c'è ci dice sia un bene): gli italiani.


Ha vinto Lena, la ragazzina tedesca, in testa sin dall'inizio delle votazioni, che ha raccolto consensi in ogni angolo del continente. Aria un pochettino ribelle, da una che non si prende sul serio, un po' guascona (si dice anche delle ragazze? Mah...), è piaciuta un po' ovunque, così tanto che il fenomeno del voto al paese amico o vicino di cui si è già parlato non si è verificato con l'intensità del passato e le preferenze andavano spesso alla canzone tedesca.
Un minimo di pressione è arrivata a un certo punto solo da Danimarca e Turchia, ma niente di che.

La citata Safura, Azerbaijan, finisce solo quinta, abbastanza votata, ma tradita proprio dai paesi dell'ex blocco sovietico che non l'hanno praticamente mai messa nelle prime posizioni.
Imbarazzante ultimo posto per la Gran Bretagna, con pochissimi punti raccolti e dure reazioni dei giornali in patria.

Nonostante dovrei esserci abitutato, rimango sempre più colpito dalla dimensione del fenomeno. Non solo la serata finale è stata seguitissima in tv, con uno share altissimo. Non solo uno dei più grandi stadi di Norvegia era strapieno, ma erano gremite anche intere piazze con megaschermo in giro per l'Europa.
Il collegamento con Amburgo ad esempio, parlava di 70.000 persone riunite a guardarsi la finale in piazza, e dai cappotti visti addosso agli spettatori sembrava facesse anche freschetto.

Noi per una serie di motivi abbiamo visto solo le votazioni, e una volta finito io ho portato Magellano a fare la sua passeggiatina serale.
Non potete immaginare quanti ragazzi ho visto uscire dai palazzi solo allora, dopo che si erano molto probabilmente riuniti in gruppi per guardare il festival insieme. Per strada c'erano diversi taxi in attesa di portare i loro clienti, già alticci ancora prima di cominciare la serata nel club, per una volta in direzione dei locali del centro e non solo a casa dopo averci passato la serata.
Tutta questa agitazione, e si consideri che la Svezia in finale non ci era nemmeno arrivata!

La finale e la vittoria della finale sono stati a lungo gli argomenti di discussione principi in ogni pausa pranzo/caffè/merenda, sia al lavoro che fuori.
Senza parlare di TV e giornali e Internet, che praticamente non hanno discusso di altro.
Uno dei tanti giochini di facebook, in cui bisogna "dare la caccia" ai fantasmi (i.e. cliccare ogni 15 minuti, come in più o meno tutti questi giochi) ha addirittura coniato per l'occasione il fantasma "Satellite", dal nome della canzone vincitrice, disegnato a mo' di caricatura di Lena, con tanto di microfono, pettinatura simile e bandiera tedesca proprio come da lei tenuta durante l'esibizione dopo la vittoria.


Insomma anche quest'anno è fatta. Ora tutti si riposeranno un po' (tranne Lena, immagino) e poi si ripartirà daccapo con le polemiche, i pronostici e le discussioni . Questo pazzo "Sanremone" gigante, non accusa minimamente gli anni, anzi sembra vivo e attivo ora più che mai, con altre nazioni che premono per entrare.

Appuntamento all'anno prossimo, in Germania (dove di preciso non si sa, i vari sindaci hanno appena iniziato a litigare)...


E chi più ne ha, più se la canti...

D