domenica 24 maggio 2009

Vieni a zappare a Skarpnäck

Questo lunghissimo weekend, iniziato ben mercoledì sera, essendo giovedì festa nazionale (Ascensione), e non ancora terminato, si è rivelato intenso e pieno di sorprese.
In particolare mi preme ricordare proprio l'evento di giovedì mattina.

Tutto ha origine molto tempo fa, quando Marta e Alessandro hanno affittato dal comune (credo, attendo correzioni), due piccoli rettangoli di terreno coltivabile ai margini della città, non lontano dalla loro abitazione. Località Skarpnäck.
Il nome che qui gli danno è ... (inserire prego.), e in sostanza si tratta di terreni anche di ampie dimensioni, suddivisi in tantissimi piccoli lotti, dove non è permesso risiedere né tantomeno costruire, ma solamente coltivare. E' una cosa che c'è anche in tante città italiane, niente di sbalorditivo. Generalmente ad affittare questi piccoli appezzamenti sono persone anziane, ma non mancano le giovani coppie e i gruppi di amici che vogliono sperimentare il loro pollice verde e magari mangiare ogni tanto qualche cosa coltivata con le proprie mani.
Ma l'orto va curato. E per l'appunto questo era il periodo in cui andava vangato e seminato.

Per cui Marta ha chiamato a raccolta gli adepti. Purtroppo improvvisi impegni di lavoro sono comparsi più o meno uniformemente attraverso tutto il vasto gruppo di amici.
Alla fine comunque uno sparuto manipolo di volontari (Mauro e io), ha per una giornata accantonato i pressanti obblighi lavorativi e si è presentato, impavido ed entusiasta, al luogo e all'ora convenuti (più o meno), pronto a buttare il cuore oltre l'ostacolo.
Dopo un breve rifornimento di sementi, terra e piantine alla serra più vicina, il lavoro è cominciato.
Non dovrei dirlo io, ma siamo stati proprio bravi. Sapientemente diretti da Alessandro, nostro vate e nume tutelare, nonché primo infaticabile lavoratore, abbiamo vangato, zappato, fatto solchi quando c'era da fare solchi, buchette quando necessitavano buchette, seminato, ricoperto le semine più delicate, innaffiato... insomma, messo le basi per quello che sembra diventerà un bell'orto, pronto a suscitare le invidie delle più esperte (benché attempate) vicine. Fragole, zucche, fagiolini, prezzemolo, insalata (3 tipi diversi), carote, rucola, rape rosse, rabarbaro e presto zucchine e cipolle....
Eccovi qualche foto.

Alè, al lavoro. Notare la mia tecnica. A mia discolpa devo dire che avevo una pala cortissima!


Mauro viene circondato da Alessandro, che gli taglia ogni via d'uscita. Scacco matto.

Si fa tutto come si deve. Anche i vialetti interni.


Semina. I semi delle carote vengono venduti già in striscioline. Pratico.

Pausa pranzo. Ci si rifocilla.

Esce il sole. Mauro innaffia con aria estremamente professionale.

L'orto finito. Carino, no?


Mi sono divertito un sacco, e sono tornato a casa rilassato e nemmeno troppo stanco.

Ma soprattutto rilassato...

9 commenti:

Unknown ha detto...

Complimenti, fa una gran invidia! Chissá cosa riusciró a coltivare sul mio balcone invece. Ad ogni modo si chiama kolonilott :-)

Davide ha detto...

Esatto! Attendevo di incontrare Marta nel pomeriggio per rimediare alle lacune della mia memoria, ma grazie a te il problema è risolto...
In bocca al lupo per il balcone... se servono degli agricolotori provetti, noi ci siamo...

Anonimo ha detto...

Gli agricoltori provetti dovranno dimostrare di essere tali...la sfida e': la giungla di fianco al paradiso che abbiamo sistemato :-)
Ma ce la possiamo fare!!!
...e comunque ricordati siamo sempre a caccia di semi di zucchine!
M.

Davide ha detto...

Come no! E non dimentichiamo che Le Sarde, più Antonio, hanno più volte espresso l'ardente desiderio di partecipare...E che li vogliamo deludere?

gattosolitario ha detto...

Esatto, kolonilott, molto in voga da queste parti. In veritá non ho mai visto ne sentito di questa cosa al sud Italia.

Davide ha detto...

A Bologna ne ho visti, anche se sono affittati quasi esclusivamente da anziani. Poi in alcuni casi si trasformano in rimesse/discariche.
Comunque qui a Stoccolma per 500 SEK all'anno ci si può fare un pensierino...

TopGun ha detto...

una cosa molto divertente.
in giardino ho messo la zucca.
se il clima permette da voi, mettetela.
Il problema però è che la zucca "cammina".
Ma è bella perchè cresce a vista d'occhio quasi come i fagioli magici.

TopGun ha detto...

Gatto nel sud Italia, tanti hanno la seconda casa ereditata con il pezzettino di terra.
Per questo si sente poco.

Nella zona collinare di Napoli, dove adesso quei maledetti hanno aperto discariche, nel mezzo del parco collinare, sai quanti si facevano l'orto....

Anonimo ha detto...

Anche a me piacerebbe tanto, il fatto è che la terra l'hanno messa troppo bassa per la mia schiena!e poi onestammente non me la sento di togliere la "verdura"dalla bocca degli agricoltori.