la prima neve dell'anno.
è caduta nella notte fra venerdì e sabato. i primi fiocchi - del tutto inaspettati - hanno cominciato a scendere da un cielo a metà via fra il nero assoluto e l'arancione sporco, il colore inquinato del buio in qualsiasi città. quando verso mezzanotte sono sbucata dalla tunnelbana, i bioccoli bianchi volteggiavano in aria quasi senza l'intenzione di posarsi a terra. pensavo sarebbe durato un attimo. nient'altro che una spruzzata di acqua gelata, mi sono detta. invece i fiocchi sono andati infittendosi fino a trasformarsi in sottilissimi proiettili che pungevano la pelle, quasi ferivano gli occhi, nonostante gli occhiali.
ho voluto fare l'ultimo tratto di strada a piedi, per godermi la sensazione. ero elettrizzata! amo le nevicate, così come adoro le tempeste, i temporali, la carica di energia che trasmettono. e il senso di sicurezza che si prova osservando il cielo scuro dalla finestra. è come l'intima tranquillità che mi invade ogni volta che per strada mi capita di sbirciare nelle finestre illuminate degli altri, affaccendati nelle loro cose, incuranti di quello che succede fuori. a proposito, che bello che in svezia non si usino tende o tapparelle!
ecco come mi sono presentata a casa, dopo mezzora di camminata (non ci vuole così tanto dalla metro a casa nostra, diciamo che me la sono presa comoda...)
il mattino dopo la neve si stava già sciogliendo e quando siamo usciti a pranzo era come se non avesse nevicato per niente. ma ho fatto in tempo a scattare una foto dalla finestra della camera da letto (avevo messo la sveglia presto per godermi lo spettacolo, poi sono tornata sotto le coperte).
è caduta nella notte fra venerdì e sabato. i primi fiocchi - del tutto inaspettati - hanno cominciato a scendere da un cielo a metà via fra il nero assoluto e l'arancione sporco, il colore inquinato del buio in qualsiasi città. quando verso mezzanotte sono sbucata dalla tunnelbana, i bioccoli bianchi volteggiavano in aria quasi senza l'intenzione di posarsi a terra. pensavo sarebbe durato un attimo. nient'altro che una spruzzata di acqua gelata, mi sono detta. invece i fiocchi sono andati infittendosi fino a trasformarsi in sottilissimi proiettili che pungevano la pelle, quasi ferivano gli occhi, nonostante gli occhiali.
ho voluto fare l'ultimo tratto di strada a piedi, per godermi la sensazione. ero elettrizzata! amo le nevicate, così come adoro le tempeste, i temporali, la carica di energia che trasmettono. e il senso di sicurezza che si prova osservando il cielo scuro dalla finestra. è come l'intima tranquillità che mi invade ogni volta che per strada mi capita di sbirciare nelle finestre illuminate degli altri, affaccendati nelle loro cose, incuranti di quello che succede fuori. a proposito, che bello che in svezia non si usino tende o tapparelle!
ecco come mi sono presentata a casa, dopo mezzora di camminata (non ci vuole così tanto dalla metro a casa nostra, diciamo che me la sono presa comoda...)
il mattino dopo la neve si stava già sciogliendo e quando siamo usciti a pranzo era come se non avesse nevicato per niente. ma ho fatto in tempo a scattare una foto dalla finestra della camera da letto (avevo messo la sveglia presto per godermi lo spettacolo, poi sono tornata sotto le coperte).
non vedo l'ora che nevichi di nuovo, ça va sans dire.
3 commenti:
Giusi innevata, come sei bella!! E chissà che magia la neve a Stoccolma :o) Scusa se non ho risposto al messaggino, non l'ho visto subito e poi era tardi e poi mi sono scordata... grazie comunque! Non vedo l'ora di venirvi a trovare! Baciiiiiii
Wow, che spettacolo! mi sa che devo rifarmi il guardaroba se voglio venire a trovarvi questo inverno. Intanto comincio a guardare le offerte della zia ryan ;-)
ehi.. ma, sono le stesse sensazioni che provo io.. lo spettacolo di una pioggia torrenziale (con la bellezza di non esserne travolti) e cose simili...
E il rumore del silenzio portato dalla neve... ecco un'altra cosa indescrivibile...
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