Durante una pausa immeritata, decido di fare quello che piú volte ho pensato di fare. Et voilà le Blog. Dato che più o meno tutti quelli che vi accederanno sono amici (a tutti gli altri, Salve, io sono Davide), e quindi per definizione buoni nei nostri confronti, mi sento e sentirò autorizzato a scrivere le più grosse baggianate (voce del verbo baggianare, ecco la prima), senza la minima remora.
La remora è un pesce di acqua salata della famiglia delle Echeneidi, la cui fama è essenzialmente dovuta al fatto che trascorre gran parte della sua vita appiccicata al corpo di altri animali (ebbene sì, non solo lo squalo, ma anche altri grossi pesci, e addirittura la tartaruga...). Si è a lungo pensato che tale pesciolino fosse una sorta di sciacallo, e che si nutrisse dei rimasugli del pasto dello squalo, contribuendo all'igiene personale del pesciolone stesso. Mai sottovalutare una corretta igiene dentale.
In realtà le cose non stanno così e la remora è un'altra delle numerose vittime dell'imperante disinformazione dei tempi dell'informazione imperante.
Rimando a sorella wiki per ulteriori approfondimenti.
Essendo momentaneamente privo di questi pesci di acqua salata, continuo.
Siamo qui. E questo è un fatto.
Ci ho pensato molto, ma il fatto esiste e in quanto tale è incontrovertibile. Siamo qui, almeno credo...
Il qui di cui parlo è Stoccolma.
Il plurale da cui parlo è Giusi.
Viviamo innumerevoli mirabolanti avventure. Il tutto ovviamente all'interno delle nostre menti. All'esterno si tira a campa'...
Come introduzione direi che può andare. Lascio la palla a Giusi.
Ciao,
Davide
2 commenti:
A proposito... sono l'unico che non ha mai letto Tintin? :-)
Ho riesumato adesso il primo post tanto per curiosità, com'è possibile che avessi scritto solo una riga di commento che per di più non c'entrava niente con le remore? :-) Ho segnalato il blog ad altre ex ssit curiose su ciò che si combina a nord. miao
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