mercoledì 2 gennaio 2013

Il bravo fornaio

E rieccoci.

Gli appuntamenti col blog diventano sempre più rari e distanti l'uno dall'altro, ma siamo determinati a non lasciar perdere...
Passato l'innamoramento cieco per il paese che ci ospita, passati meraviglia e stupore per ogni cosa nuova che ci trovavamo a sperimentare nei primi mesi e anni di residenza sveva, ora quello che ci diverte di più raccontare è la vita di tutti i giorni. Come se a qualcuno fregasse qualcosa, direte voi. Concordo, rispondo io.

Questo fa sì che salti a piè pari il racconto di eventi curiosi, divertenti, interessanti accaduti in città, che salti pure le mirabolanti avventure del gruppo teatrale di cui facciamo parte, o le scriteriate attività cOlturali dell'Associazione Caravaggio, e finisca dritto dritto a parlare del bravo fornaio.

Il bravo fornaio si sveglia presto di mattina, prepara il suo impasto e lo lascia lievitare. Lo prende, se è il caso lo ri-impasta, gli dà una forma consona agli standard di panificazione locali o internazionali a scelta, e lo mette in forno. A tempo debito il bravo fornaio sforna con piglio deciso, un po' distratto dall'abitudinarietà dei propri gesti. Mette nel paniere e vende, o regala se è un bravo fornaio dotato di generosità.

Per tutta questa serie di motivi io non sono il bravo fornaio.
E se mi sveglio con in testa lo sghiribizzo di far dei grissini-misti-fantasia, apro il frigo, prendo la pasta avanzata dalla torta salata preparata da Giusi il giorno prima come da ricetta dell'amica gardesan-stoccolmese Anna (ps: in caso interessi, ecco il suo blog di cucina vegana, molto carino), apro lo stipo dove risiedono tranquilli semi, semini, bacche e frutta secca, e grissinizzo il tutto seguendo forme e ingredienti dettati dalla bizzarria del momento.

Il risultato è risultato direi gradito a Giusi e ha ben stimolato l'olfatto di Magellano nonché l'orgoglio del sottoscritto.
Il quale, proprio vantandosene in codesta occasione, dimostra altresì di non aver proprio la levatura morale e lo spessore etico del bravo fornaio...

Ecco qualche foto (alcune dalla gamma cromatica improbabile, causa diffuse luci soffuse in cucina).

A presto,

D











4 commenti:

  1. A noi fa piacere sapere anche solo che ci siete! ;-)
    Tantissimi auguri, e speditemi quei meravigliosi panetti! XD

    RispondiElimina
  2. Ma cos'è sta cosa che lassù senza di me state tutti diventando dei perfetti cucinieri? Ho per caso lasciato a Stoccolma dei Perfect Men? Sarà il caso che torni in fretta per non perdermeli! :) ;)

    Ann.

    RispondiElimina
  3. Sono talmente belli che credo impossibile siano anche buoni!(esigo un assaggio)

    RispondiElimina
  4. @Amedeo, grazie!!! Ci daremo da fare il più possibile...
    @Anna, la cucina è una mia passione da una vita, almeno 20 anni. Poi che sia bravo o meno, questo è tutto un altro discorso.. :))) Ecco il penultimo esperimento.. http://siamoastoccolma.blogspot.se/2012/08/ricetta-i-qpqr-quasi-passatelli-quasi.html
    @Moglie dello smilzo: quando vengo giù li facciamo.

    Specificando, ce ne erano con:
    1) mandorle e fiocchi di sale
    2) semi di lino
    3) semi di girasole
    4) cranberries (anche nell'impasto)

    Peccato per le foto, veramente i colori fanno schifo...

    Baci a tutti...

    RispondiElimina