domenica 4 febbraio 2018

Nursery Rhymes Battle.

La seconda parte della domenica mattina la si passa al Bullar&Bröd, un' ottima panetteria/forno/caffè a Valhallavägen, tra le due uscite della fermata metro di Tekniska Högskolan. L'abbiamo "scoperta" per puro caso, mentre, disperati, stanchi e trafelati, cercavamo un posto dove sistemarci e mangiare qualcosa dopo la prima lezione di danza di Annika.


Un locale enorme, per più della metà adibito a forno, sempre molto affollato nonostante la vastità degli spazi, con qualche tavolino e SENZA wi-fi (di sicuro una scelta precisa). Ottimo tutto: pane di qualità, panini caldi e freddi su ricette gustose e originali (esempio, fetta di pane grigliato, con avocado, cipolle caramellate e altre cosine), pizzettone (fantastico impasto, morbido e leggero, yumm), "bulle" (le paste, brioches, quelle cose lì insomma, buonissime sia nelle versioni tradizionali che nelle creazioni originali).
Scopro or ora che è un posto nuovo nuovo, creato l'anno scorso da Gabriel di Grado, premiato fornaio e vincitore del titolo di miglior panettiere di Svezia nel 2015, e dalla sua compagna. I prezzi sono elevatucci, soprattutto per panini e pietanze calde. Ma che buono!

Insomma, manco a dirlo, il posto è diventato un appuntamento fisso del dopo-danza e anche oggi eravamo lì in situazione di relax massimo.  Sia chiaro, parlo relativamente a quanto di relax ne può permettere una coppia di bimbi di 3.5 e 0.5 anni circa, spesso entrambi in condizione di veglia. Ergo, stando larghi, tra un decimo ed un ventesimo dello svacco medio in assenza di figli.
Ok, per essere precisi diciamo che ce ne stavamo là relativamente tranquilli, usufruendo di una percentuale vicina al 100 del MRPP1F (Massimo Relax Possibile con Più di 1 Figlio).

Annika, all'improvviso, mi chiede di inventare una filastrocca. Bum. Non si scappa. La vuole. Lì, in mezzo alle chiacchiere soft, da domenica mattina, degli altri avventori, e ai profumi delle prelibatezze che escono dal forno. Una impro-filastrocca, originale, ora. Sorride già, gustandosi l'attesa. Filastrocca? La cosa mi sorprende un pochino, perché non è che sia un gioco, un passatempo al quale ricorriamo così spesso, anzi... Ma, al tempo stesso, la cosa non mi sorprende tanto, visto che stiamo parlando di Annika. E poi un paio di giorni fa abbiamo riso mentre giocavamo coi lego e facevamo pronunciare sciocchezze ai pupazzetti. Credo si riferisca a quello. In ogni caso serve una filastrocca. È urgente, me lo richiede. E, conoscendola (e la conosco), ne serve anche una buona. Perlomeno decente.  Non è che basti riciclare due scemenze, magari senza rima o fuori metrica. Vero, potrei sempre dire che sono stanco, o spiegare che non è una cosa immediata, eccetera, non sarebbe un grosso problema cavarsela...
Oppure potrei provare.

Luca dorme beato, infagottato nel suo morbido passeggino. Giusi è in attesa di vedere che succede. Abbiamo finito le nostre pizzette, non c'è tantissimo altro rimasto da fare.
Bene, e filastrocca sia, prima del caffè. Mi concentro.

Nursery Rhymes Battle.

Phase one

"Non si dorme tra le rose!",
-dice a Luca il giardiniere-
"Ma son belle e odorose,
e qui non mi puoi vedere!"

Applausi, sorrisoni. Beh, ho giocato sporco, ho tirato in ballo il fratellino.. Comunque: Phase One completed. Clap, clap. Grazie, grazie! Fiuuu...Sollevo mentalmente una coppa dorata, mentre orgoglioso mi godo il temporaneo riposo.
Perchè sappiamo tutti che ci sarà una Phase Two. E infatti, dalla platea: "Un' altra, un' altra!". Bene, una per uno, giusto. Mi ri-concentro.

Phase Two:

Annika spezza la pizza a pezzi,
ma la pizza non ci sta:
"Se mi spezzi in tanti pezzi,
poi mi butti per metà!"

Tripudio. L'abbinamento personaggi reali-storie di vita vissuta ha successo. La folla festante mi porta in trionfo. Phase Two completed.

Ora, sarebbe bello che questa storia avesse un seguito, e avrebbe di certo potuto. Infatti la richiesta di un'altra impro-filastrocca è stata immediata e puntuale. Ma chiunque sia genitore o abbia dimestichezza coi bimbi sa che alcune richieste vanno un po' contenute prima che sia troppo tardi e si venga catturati in una spirale senza fine. E certi svaghi sono un lusso effimero e breve quanto la pipì di una farfalla.
Tutto bene, questo è un grande pubblico, sa capire. È bastato un abbraccio, una battuta divertente e la promessa che ci rifaremo stasera, prima di andare a nanna, quando la battaglia di impro-filastrocche non avrà tregua.


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