Può succedere quando meno te l'aspetti di avere una settimana strana. Magari una settimanina che parte bella tranquilla e che poi all'improvviso svolta e si trasforma in un grammelot dadaista.
L'altro giorno Mauro mi fa: "Ci vieni al Laserdome?" Il laserdromo, a mio parere, è una di quelle cose decisamente anni '80, ma che al contrario delle giacche con le spallone e dei Duran Duran, non schiatta mai. Ci sarà un perché, mi sono chiesto.
Questa curiosità, unita al fatto che negli anni '80 ero troppo timido per fare qualsiasi cosa che comportasse un'aggregazione sociale anche minimerrima e perciò non l'avevo mai provato, mi ha spinto a rispondere: "Orpo!" nonostante fossi stanco morto stremato per motivi tuttora a me stesso ignoti.
Organizzazione Sandrino, che quando si tratta di aperitivi fancy o laserdromi non sbaglia mai. Ci troviamo a Rådsmangatan (beh, "troviamo" è una parola grossa. Quando ti dai appuntamento a Rådsmangatan devi mettere in conto un quarto d'ora al cellulare, con relativi: "Dove sei?" "Vicino al PressByran". "Anche io". "Ma non ti vedo". "Alza un braccio". "Fatto". "Ah, ti ho visto... 'spetta... No, non sei tu". "Sono quello con la sciarpa a striscie". "Non vedo ne sciarpe nè strisce". ecc. ecc.). Alla spicciolata si radunano 16 persone. Tra queste, 11 mi sono totalmente nuove. Ricordo che erano tutte persone simpatiche, ma non ricordo né il nome, né la nazionalità di nessuno, grossomodo metà fanciulle e metà fanciulli.
Abbiamo preso il locale tutto per noi e ci siamo divertiti un sacco. Io me la sono cavata abbastanza bene, arrivando nel primo round 8º su 16 e nel secondo 6º su 12, seguendo un'onorevolissima linea di tranquilla e sobria medietà che ben mi si confà, in puro stile lagom.
Sono stato massacrato da Sandrino. Sono stato inseguito come un pollo da una ragazza che zitta zitta quatta quatta tomo tomo cacchio cacchio mi sparava alle spalle, aspettava che tornassi attivo e mi risparava, e così via per minuti interi, mentre io ignaro combattevo con il nemico che mi stava di fronte. Ho rambescamente saltato da un riparo all'altro, svoltato velocemente angoli a pistola spianata, colpendo in fronte in un'occasione un'altra ragazza che continuava a ripetere poco furbescamente l'errore di sporgere dall'angolo prima con la testa poi con la pistola. Ho cavallerescamente chiesto scusa e alzato le braccia offrendomi alla giusta e meritata esecuzione.
Insomma divertente. Andateci vestiti leggeri, che si suda.
Per la cronaca, alla fine ha vinto proprio Mauro, notevolmente dotato di una midiciale miscela di maestria tattica e precisione di tiro. Che facesse sul serio lo abbiamo capito quando prima di entrare si è andato a cambiare in bagno ed è tornato tutto vestito di nero.
Tornando a casa mi sono fermato a comperare del sushi per Giusi e dei broccoli per i conigli. Ah, non ho ancora detto dei conigli? Si chiamano Luna e Gimli, vivono nel nostro soggiorno, all'interno di un recinto che occupa un quarto circa della stanza. Fanno tante palline di cacca, mangiano continuamente e, con grande disappunto di Giusi, non si lasciano prendere in mano per farsi accarezzare. In pratica li puoi solo guardare dormire e litigare. E pulirsi le orecchie con entrambe le zampine anteriori unite. Quello è molto divertente.
Ce li hanno portati qualche giorno fa Daniela e Andre, due nostri amici tedeschi che ci hanno chiesto di ospitarli per due settimane. A dire il vero noi ci aspettavamo una gabbietta di medie dimensioni e conigli relativamente proporzionati. Invece il tutto è arrivato in scala 4:1, con in più un sacco pieno di fieno e uno di segatura.
Luna in particolare non ha gradito il cambio di residenza e ha reagito inquieta provocando e combattendo il povero eunuco Gimli, nonché lanciando di tanto in tanto grida ventrali mai udite prima dagli stessi proprietari. Ora le cose sembrano essersi calmate, ma la prima notte è stato un incubo.
Alzarsi alle 3:30 per andare a rimproverare un coniglio che non sta zitto non ti fa sentire la persona più brillante dell'universo.
Da qui all'evento della settimana per alcuni e del mese per altri, il passo è breve.
L'evento: il fidanzato della principessa Victoria le ha chiesto di sposarlo. E lei ha risposto: "Ja, ja, ja". Virgolettato su tutti i giornali. Che c'entra coi conigli e il laserdromo? Ma come? Questa è schizofrenia narrativa pura, senza la necessità di un minimo sforzo immaginativo, visto che è tutto vero e concomitante.
L'altro giorno Mauro mi fa: "Ci vieni al Laserdome?" Il laserdromo, a mio parere, è una di quelle cose decisamente anni '80, ma che al contrario delle giacche con le spallone e dei Duran Duran, non schiatta mai. Ci sarà un perché, mi sono chiesto.
Questa curiosità, unita al fatto che negli anni '80 ero troppo timido per fare qualsiasi cosa che comportasse un'aggregazione sociale anche minimerrima e perciò non l'avevo mai provato, mi ha spinto a rispondere: "Orpo!" nonostante fossi stanco morto stremato per motivi tuttora a me stesso ignoti.
Organizzazione Sandrino, che quando si tratta di aperitivi fancy o laserdromi non sbaglia mai. Ci troviamo a Rådsmangatan (beh, "troviamo" è una parola grossa. Quando ti dai appuntamento a Rådsmangatan devi mettere in conto un quarto d'ora al cellulare, con relativi: "Dove sei?" "Vicino al PressByran". "Anche io". "Ma non ti vedo". "Alza un braccio". "Fatto". "Ah, ti ho visto... 'spetta... No, non sei tu". "Sono quello con la sciarpa a striscie". "Non vedo ne sciarpe nè strisce". ecc. ecc.). Alla spicciolata si radunano 16 persone. Tra queste, 11 mi sono totalmente nuove. Ricordo che erano tutte persone simpatiche, ma non ricordo né il nome, né la nazionalità di nessuno, grossomodo metà fanciulle e metà fanciulli.
Abbiamo preso il locale tutto per noi e ci siamo divertiti un sacco. Io me la sono cavata abbastanza bene, arrivando nel primo round 8º su 16 e nel secondo 6º su 12, seguendo un'onorevolissima linea di tranquilla e sobria medietà che ben mi si confà, in puro stile lagom.
Sono stato massacrato da Sandrino. Sono stato inseguito come un pollo da una ragazza che zitta zitta quatta quatta tomo tomo cacchio cacchio mi sparava alle spalle, aspettava che tornassi attivo e mi risparava, e così via per minuti interi, mentre io ignaro combattevo con il nemico che mi stava di fronte. Ho rambescamente saltato da un riparo all'altro, svoltato velocemente angoli a pistola spianata, colpendo in fronte in un'occasione un'altra ragazza che continuava a ripetere poco furbescamente l'errore di sporgere dall'angolo prima con la testa poi con la pistola. Ho cavallerescamente chiesto scusa e alzato le braccia offrendomi alla giusta e meritata esecuzione.
Insomma divertente. Andateci vestiti leggeri, che si suda.
Per la cronaca, alla fine ha vinto proprio Mauro, notevolmente dotato di una midiciale miscela di maestria tattica e precisione di tiro. Che facesse sul serio lo abbiamo capito quando prima di entrare si è andato a cambiare in bagno ed è tornato tutto vestito di nero.
Tornando a casa mi sono fermato a comperare del sushi per Giusi e dei broccoli per i conigli. Ah, non ho ancora detto dei conigli? Si chiamano Luna e Gimli, vivono nel nostro soggiorno, all'interno di un recinto che occupa un quarto circa della stanza. Fanno tante palline di cacca, mangiano continuamente e, con grande disappunto di Giusi, non si lasciano prendere in mano per farsi accarezzare. In pratica li puoi solo guardare dormire e litigare. E pulirsi le orecchie con entrambe le zampine anteriori unite. Quello è molto divertente.
Ce li hanno portati qualche giorno fa Daniela e Andre, due nostri amici tedeschi che ci hanno chiesto di ospitarli per due settimane. A dire il vero noi ci aspettavamo una gabbietta di medie dimensioni e conigli relativamente proporzionati. Invece il tutto è arrivato in scala 4:1, con in più un sacco pieno di fieno e uno di segatura.
Luna in particolare non ha gradito il cambio di residenza e ha reagito inquieta provocando e combattendo il povero eunuco Gimli, nonché lanciando di tanto in tanto grida ventrali mai udite prima dagli stessi proprietari. Ora le cose sembrano essersi calmate, ma la prima notte è stato un incubo.
Alzarsi alle 3:30 per andare a rimproverare un coniglio che non sta zitto non ti fa sentire la persona più brillante dell'universo.
Da qui all'evento della settimana per alcuni e del mese per altri, il passo è breve.
L'evento: il fidanzato della principessa Victoria le ha chiesto di sposarlo. E lei ha risposto: "Ja, ja, ja". Virgolettato su tutti i giornali. Che c'entra coi conigli e il laserdromo? Ma come? Questa è schizofrenia narrativa pura, senza la necessità di un minimo sforzo immaginativo, visto che è tutto vero e concomitante.
L'erede al trono di Svezia Victoria. L'unica donna al mondo erede al trono.
Ah, strano come gli svedesi si ostinino a negare ciò
che a suo tempo fece scalpore e di cui sarebbe
educativo per molte ragazzine di questo paese parlare,
e cioè i suoi passati problemi di anoressia
e come ne è felicemente uscita.
Ah, strano come gli svedesi si ostinino a negare ciò
che a suo tempo fece scalpore e di cui sarebbe
educativo per molte ragazzine di questo paese parlare,
e cioè i suoi passati problemi di anoressia
e come ne è felicemente uscita.
Comunque, la principessa si sposerà. Quando non si sa, ma la cosa pare certa: si farà.
Victoria sarà la prima regina (nel senso di capo della monarchia, non di moglie del re) dopo tantissimo tempo (credevo la prima di sempre in Svezia, ma ieri sono stato smentito da un collega svedese, mah... Attendo ulteriori lumi dai lettori). In passato il titolo veniva trasmesso da padre a figlio maschio, e le figlie femmine non potevano essere eredi al trono. Ora, in virtù della tanto sbandierata parità svedese tra i sessi (e, dicono i maligni, anche grazie al fatto che Victoria è quella un pelo più sveglia tra i figli di re Gustav, che pare non brillino certo per intelligenza e carisma... ma, aggiungo io, questo non mi sembra sia mai storicamente stato un problema per nessuna casa regnante), la costituzione è stata modificata e Victoria sarà regina.
Che bello!
C'è la favola del Cenerentolo moderno, venuto a Stoccolma da un minuscolo paesino del centro-nord del paese, figlio di un impiegato ai servizi sociali e di una bancaria, prima personal trainer e poi proprietario di una palestra in città (oh, che volete! Queste sono le favole moderne, o così o niente!)
C'è anche l'anello (che anello regali all'erede al trono? Entri in gioielleria e dici: "Vorrei fare bella figura, ma non posso spendere più di tanto. Ho solo i soldi dell'ipoteca sulla palestra, in più posso aggiungere un corso di kick boxing in omaggio, che per un gioielliere al giorno d'oggi può tornare utile..."), sul quale si è scatenato il gossip di mille Alfonsi Signorini.
C'è un lungo fidanzamento, sei anni (o sette, boh), che alcuni dicevano dovesse durare per sempre, c'è l'opposizione dei tradizionalisti che non vedono di buon occhio il diluirsi della purezza metilenica del blu circolante per i regali vasi sanguigni, c'è tutta una sorta di eccitazione popolare, in cui tutto è frizzantemente proiettato verso il futuro.
C'è il primo ministro (credo, o comunque chi è preposto alla cosa, ora non ricordo, ma un signore dalla faccia seria, ho visto la foto...), che si dice contento e dà la sua benedizione, perché il giovine è un bravo ragazzo. Sì, perchè in Svezia, senza l'autorizzazione statale, l'erede al trono non si può sposare. Toh mo'.
C'è la domanda più attesa, che ha lasciato per ore trepidante l'intera popolazione. "Ma Victoria, anche tu hai sentito il 'click'?".
Questo perché il buon Gustavo, l'attuale re, nella sua giovinezza disse di essersi accorto che la futura regina brasilo-teutonica Silvia era "quella giusta" perché non appena la incontrò sentì un "click". I bravi giornalisti hanno aspettato trent'anni, ma ora sanno cosa chiedere.
Victoria ha molto diplomaticamente risposto che il loro amore è nato e cresciuto piano piano nel tempo, acquistando lentamente spessore, come un buon vino in barrique (la cosa del vino in barrique, Victoria non l'ha detta, l'ho messa io...), che il principe consorte Daniel, detto Bobo (Principe Bobo...che ridere!), è stato prima di tutto sempre il suo migliore amico... ecc. ecc. Toh mo'.
Ce ne sarebbero ancora, di chicche simili, ma non voglio elevare ulteriormente i contenuti di questo blog, per cui la pianto qui.
Del resto devo sbrigarmi ad andare a comperare ancora broccoli per i conigli prima che i negozi chiudano. Orpo, come gli piacciono i broccoli! Tra loro e Giusi, che ogni tanto se ne frega un po' per pranzo, non sto dietro a comprarne...
Saluti,
D
Ma come non lo sapete? Le palline nere sono liquirizie e sono anche buonissime, ma vi consiglio di non assaggiarle......
RispondiEliminamagari offritele quando vengono gli ospiti...
Il laserdromo deve essere molto divertente.
RispondiEliminanon ci sono mai andato.
Metto nella to do list.
ciao :D
All'anonimo, sulle "palline di liquirizia": pensa a me che sono come Monica di Friends e che quando vedo mezza briciola sul pavimento
RispondiEliminainorridisco ;-)
G, anche da voi si chiamano bagole? Quando ho saputo che in qualche valle bresciana c'è un paese che si chiama Bagolino non finivo più di ridere ;-)
RispondiEliminaDavide in gran forma, continua così ;-)
L
Monica quella verà non avrebbe mai accettato i coniglietti.
RispondiEliminaStranamente per un pò ha accettato marcel però...
Post fantastico, Davide! Ho riso un sacco =)
RispondiEliminaPiccola nota sui conigli: noi ne abbiamo avuti ospiti per anni due teoricamente nani (in realtà la coniglia era cicciona mica male), pure loro assolutamente scostanti, divora-erba e produci-palline a getto continuo: pure io che amo gli animali alla fine ho convenuto che l'impiego migliore sarebbe stato in casseruola con le olive! Però è vero che hanno un pelo morbidissimo e quando si puliscono le orecchie o saltellano in giro son proprio buffi :o) Ciaooo!
Grazie a tutti. Mi sono divertito a scriverlo, di getto come al solito... Ne approfitto per dare un aggiornamento. I conigli si sono calmati. Giusi non riesce ancora a prenderli in mano ma ci sta lavorando alacremente su. Abbiamo pulito la cuccia e messo segatura nuova. Per una trentina di secondi e' stato tutto idilliaco, dopodichè non si è più vista la differenza rispetto a prima...Sul fronte principessa di Svezia niente di nuovo. La favola continua.
RispondiEliminae intimo chi legge per la prima volta il blog di non essere timidi e di lasciare commenti, vi prego. so che ci siete... :)
RispondiElimina'scolta.... ma come fai a scrivere cose cosi' lunghe??? io sono un rinomato illetterato (nonche' pigro, nonche' "quaglio" e quindi dalla fotocopia facile) ma... complimenti!!! Vedo che sei rimasto scemo come lo eri 10 anni fa (giusi, confermi? o e' peggiorato?:-)
RispondiEliminaSeriamente... grande come sempre!
ps certo che anche con i reali di Svezia sei terribile ;-)))
RispondiEliminaL
Dai Davide.
RispondiEliminapovera principessina Vittoria adesso che si è fidanzata in casa e si vuole sistemare.
E se ti invitano al matrimonio e scoprono poi che ne hai parlato male?
più diplomazia.lol
Parlato male? Ma se li adoro! ;) La principessa, il principesso, tutti. Avrei potuto dire che la regina Silvia parla malissimo lo svedese nonostante sia appunto regina di Svezia da 30 anni (e questo ovviamente non va giù a molti dei suoi sudditi) che canna preposizioni a destra e a manca e ha un forte accento alla schwartzenegger. Avrei potuto ma non l'ho fatto! (ops, ora sì...)
RispondiEliminaE comunque Braccio Di Ferro è uno dei miei eroi preferit !!!! ;)
braccio di ferro ahahah
RispondiElimina@ quaglio: confermo!!! anzi, secondo me è anche peggiorato ;-) sai, l'età gioca brutti scherzi!
RispondiEliminahe he .. "Yellow 7" ha lasciato il segno, all'arena laser :)
RispondiEliminaCredo sia dovuto agli intensi allenamenti su Unreal Tournement (un videogioco) a cui mi dedicavo nelle pause pranzo con gli ex colleghi in Italia...
Il re è davvero buffissimo, ha davvero un che di Capitan Findus! Tutti trattano la monarchia con leggerezza e benevolenza, ma ieri nella fikapaus le colleghe parlavano della prossima cerimonia...
Che facciamo, andiamo per fare un bel reportage?
...ah.. il barrique.... beh, non mi meraviglia che una persona svedese non abbia usato una espressione così "gustosa" visto che puntano abitualmente allo spessore.... alcolico...
RispondiEliminaIl gusto rimane una cosa assai superflua... Sarà così che ha scelto il Principesso?
Raffa ArfMan
Raccolgo il tuo invito, Davide. Queste piccole ricerche mi stuzzicano molto.
RispondiEliminaCi sono state altre regine di Svezia prima della futura Viktoria: la prima della storia è stata Margareta I, la prima regina dei tre regni di Svezia, Danimarca e Norvegia riuniti nell'Unione di Kalmar. La regina in questione, però, era Danese. Una sicuramente più "Svensk" è la leggendaria Cristina di Svezia, appartenente al prestigioso casato dei "Vasa", che però ha abdicato e si è trasferita a Roma (le sue spoglie riposano in San Pietro). La serie si chiude (fino a oggi) con la casata successiva, quella "Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg", con Ulrika Eleonora.
(Fonte Wikipedia : http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_monarchi_svedesi). "igi_sweden III"
Ma certo ! Come dimenticare Cristina di Svezia !!! Avrei dovuto ricordarmene se non altro perchè proprio pochi giorni fa mi sono imbattuto in un aneddoto che la riguarda: pare che incontrando per la prima volta un giovane Luigi XIV, lo definì "un bel giovane, fatto per tutto tranne che per il potere."
RispondiEliminaGrazie mille Anonimo per il contributo, e a presto..