domenica 23 novembre 2008

öppet hus i riksdagen

giorno di visita al parlamento svedese

siamo un po' in ritardo per dare un'informazione di servizio, ma ieri il parlamento del regno di svezia ha aperto i battenti al pubblico. succede una volta ogni due anni e non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione per cercare di capire qualcosa di più sul funzionamento del paese che ci sta ospitando, o meglio, che è ormai casa nostra.

per esempio, se è noto che il parlamento svedese, composto da 349 membri, è unicamerale, forse non tutti sanno che i parlamentari non siedono per schieramento politico, come in italia e in quasi tutte le altre nazioni, ma per collegio elettorale e pare che questo avvenga solo in un altro paese al mondo, la vicina norvegia. qualcuno ha chiesto alla nostra guida se non capita mai che gli onorevoli si azzuffino. la risposta è stata laconica: no, gli svedesi litigano di rado, quasi a dire che gli svedesi non fanno queste cose. e in effetti, a guardare le sedute che vengono riprese quasi tutti i giorni in tv, non c'è mai nessuno che alzi la voce e questo non toglie nulla - e chissà, magari aggiunge qualcosa - alla passione con cui la gente pare seguire le vicende parlamentari. fra l'altro l'affluenza di pubblico mi è sembrata altissima: svedesi ovunque, pronti a fare domande ai rappresentati di ciascuno dei sette partiti rappresentati. ma anche tanti stranieri, forse qualche turista. a rispondere al pubblico, in svedese e in inglese, c'erano anche rappresentanti della commissione finanze e del ministero della salute, nonché esperti in ambito UE.

le spille dei sette partiti che formano il parlamento svedese in ordine per numero di seggi:
sveriges socialdemokratiska arbetareparti, moderata samlingspartiet, centerpartiet,
folkpartiet liberalerna, kristdemokraterna, vänsterpartiet, miljöpartiet de gröna

mi ha colpita la presenza dei bambini. erano ovunque, anche piccolissimi. come al solito, gli scandinavi non si scompongono di fronte a quelle che potrebbero essere vere e proprie pesti. già, sarà che qui i bimbi non sono abituati a urlare come da noi, non si rincorrono fra i tavoli dei ristoranti, non fanno troppi capricci. persino i più piccoli si comportano bene in pubblico e piangono raramente. fatto sta che ieri tanti giovani cittadini hanno partecipato con ordine alle attività organizzate per loro, in particolare alcuni si sono divertiti a farsi fotografare, insieme a tanti adulti, sul podio dell'oratore nella sala delle assemblee. altri hanno partecipato alle visite in cui venivano illustrati i principi della democrazia e, seduti ai banchi di una bella sala tutta di legno, hanno avuto un assaggio di come funzionino le votazioni.

i pulsanti per le votazioni del parlamentare seduto al 309



ragazzi nella sala delle assemblee























giovane (!!!) candidato alla presidenza del consiglio...




































ricordo del grande olof palme



il mälaren visto dal parlamento, con l'edificio della casa editrice norsteds e il municipio

passeggiata pomeridiana dopo la visita in parlamento

11 commenti:

  1. Ehi Davide, se ti candidi voto per te!
    Bel post, sono anche invidioso per le spilline :)

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  2. Bella descrizione, mi ero immersa talmente nell'articolo che ci sono rimasta male quando mi sono resa conto che era finito....

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  3. laura, ti dirò la verità: non sapevo proprio come finirlo, l'articolo. e quindi lo lasciato così, altrimenti lo pubblicavo fra due giorni :-P ecco perché ci sei rimasta male! :-) la morale è che ci è sembrata un'istituzione viva e aperta ai cittadini, ma questo già l'ha scritto mauron...

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  4. Ho commentato sul blog di Mauron devo commentare anche quì oppure anche i commenti sono a retE unificata? :P

    Voi mi volete morto con queste foto :)

    Buona Domenica.

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  5. Wow! Vi dico solo che sto leggendo "La casta", ogni commento è superfluo :-(
    L

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  6. In effetti caro topgun, da quando ci frequentiamo con mauron, i blog tendono giocoforza ad assomigliarsi...
    Comunque una bella esperienza, seguita da un pranzo...ehm no, cena... mmmh nemmeno. Diciamo da un lunner, (o dinch, vedete voi) alle 16.30 in uno dei tanti tipici ristorantini italiani che infestano Gamla Stan (Mauro, ti ricordi il nome ? "Rodolfino" ?). Un esperienza non trascendentale, come del resto ci si attendeva. L'abbiamo fatto solo dietro le insistenze di un amico locale.

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  7. Io non ho mai mangiato Italiano fuori dall'Italia.
    anche questa è una curiosa esperienza da fare.

    ciao :)

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  8. Mi fido.
    però è stato divertente essere adescati da un ristoratore pseudo Italiano (non ricordo il posto purtroppo) che sentendo noi che parlavamo di quel ristorante "uà spaghetti con le polpette aint' comm'è film american'" se n'è uscito girandosi sorridente verso di noi un tizio e dicendo "cà tenimm' tutte coooseee" LOL.

    Un aneddoto simpatico.

    cmq, MEMO seguire il consiglio di Davide e non fare questo tipo di esperimento.

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  9. @TopGun: no no davvero, era la prima volta anche per me in un ristorante italiano all'estero... e ho anche capito perchè :) anche perchè quella pseudo-carbonara alle 4 e mezza del pomeriggio me la ricorderò per un po :)

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  10. Oddio....pure voi però la carbonara alle 4 e mezza del pomeriggio in un ristorante Italiano a Stoccolma.
    ve la siete andata a cercare.

    Io parlavo di sperimentare non di fare Harakiri...anzi Seppuku nel vostro caso. loll

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