com'è ovvio, il video ha già suscitato l'ira dei giapponesi che tacciano gli australiani di emotività contro ogni logica (il banale e prosaico "perché le mucche sì e le balene no?").
allora facciamolo per orgoglio (tanto siamo bravi in questo): non salviamo moby dick perché è splendida e pacifica (anche la mucca lo è, insieme a tutti gli altri animali), perché i metodi di caccia sono terrificanti e disumani, perché non c'è più bisogno di olio di balena per i cosmetici o per produrre energia... no, salviamo moby dick perché la sua estinzione sarebbe l'ennesimo peccato capitale (originale?) di una specie, quella umana, incredibilmente capace di conoscenza, lungimiranza (non sempre, ahimè) e conquista.
p.s.: sembra che l'islanda abbia trasformato tante delle sue baleniere in navi per il whale watching. che il fattore economico legato al turismo sia più convincente? magari!
l'altro giorno ho introdotto l'argomento con una ragazza giapponese, ricercatrice qui, una tipa giovane, moderna, intelligente... Insomma mi aspettavo perlomeno un po' di imbarazzo o qualcosa di simile. E' praticamente caduta dalle nuvole. Dice che la carne di balena e' molto buona ed economica. E rideva. Mah.
RispondiEliminaÈ agghiacciante come due dei paesi che più suscitano il mio interesse a livello linguistico-culturale, Islanda e Giappone, siano proprio i primi due cacciatori di balene al mondo. Ci rimango male, e dire che la carne di balena l'ho avuta davanti sul menu ad Akureyri, ma mai e poi mai m'è venuto in mente di ordinarla. Salvo dover poi osservare, con disgusto e molta tristezza, il suddetto piatto trasportato al tavolo dietro il nostro, occupato da 10 italiani, ragazzi e ragazze.
RispondiEliminaQuanto ai giappi, a quanto ne so io il fatto che ridano è normale: non fanno altro quando sono in TOTALE IMBARAZZO. Heh... ;o)
ah ecco, non sapevo sta cosa dei giapponesi ma buono a sapersi :-) Ste ti ricordi che si era detta sta cosa a proposito del soft power? sti paesi all'avanguardia per un sacco di cose che poi buttano via buona parte del prestigio acquisito per le balene... mah. Ecco un link appena visto che magari vi interssa http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/07_ottobre_10/migrazione_balene_sito.shtml
RispondiEliminamiao
che tristezza gli italiani che ordinano balena... dai, così avranno avuto un'esperienza "forte" da raccontare al loro rientro!
RispondiEliminacarino invece il link per seguire la migrazione in diretta!
Altro che balena, si meritavano lo squalo marcio :-) Quella sì che è un'esperienza forte :-))))
RispondiEliminaIo ho mangiato il filetto di puledro...
RispondiEliminaBuonissimo!
...e pensare che da piccoli ci avevano regalato questo bel cartone...
RispondiEliminahttp://www.cartonionline.com/personaggi/La_balena_Giuseppina.htm
La balena Giuseppina...era molto tenero, chissà se oggi avrebbe lo stesso impatto emotivo sui bambini...
Save the whales!Grazie Giusi per la segnalazione!
Kla
sarebbe bello tenersi una pistola ad acqua in tasca, così quando quno racconta dei progidi mangereggi che ha degustato, tipo la balena in questione, ecco che ...zac!una spruzzata tipo balena che espelle l'acqua gli rinfresca le idee!
RispondiElimina:-)
Kla
Eh... Nei ristoranti giapponesi in Islanda secondo voi cosa c'era? Indovinato... Sashimi di balena!!! :-/
RispondiEliminaperché non servire bistecche di panda, allora? un po' di bambù di contorno e via. magari con posate di zanne di tigre siberiana...
RispondiEliminaSTE!!! Devi assolutamente vedere il film intitolato Á köldum klaka, una specie di road movie con un giapponese in islanda, la terra del ghiaccio di fuoco. E' del solito Friðrik Þór Friðriksson. La tv svedese sta facendo una sorta di retrospettiva. WOW!
RispondiEliminamirio! divoratore provocatore ;-)
RispondiEliminaCaspitaaaa! Che dritta G, grazie! Ho visto di sfuggita la trama del film ("Cold Fever"), devo assolutamente vederlo, è il mio film! :D:D:D
RispondiEliminaIl mio amico Sunil di Rostock, parecchi anni fa a Mosca col padre (generale delle forze armate indiane) ha mangiato nel più esclusivo ristorante cinese della città (all'epoca forse l'unico, una cosa istituzionalizzata, tipo collaborazione tre paesi amici) il famoso piatto a base di cane. Sempre alla stessa persona, in viaggio in Sudafrica, sono state servite bistecche di elefante (vai con le battute...). Ora, per buona parte dei ragionamenti che si fanno è inscindibile la propria impronta culturale (vedi coniglio o cavallo, assolutamente tabù com'è noto, per gli Statunitensi. Ah, poi il cavallo non stupisce e puledro sì ? Qui ha ragione Mirio...). E via con topi e termiti in Africa (Padre Franco, un missionario del mio paese, mi raccontava che le termiti sono buonissime, hanno un delicato sapore di pesce) e pipì di vipera e tutto ciò che c'è di più repellente in Asia (Chueng Seng, un amico di Singapore, mi raccontava che LORO prendono in giro i Cinesi sostenendo a proposito dei menù di questi ultimi che: "Se si muove, si può mangiare".
RispondiEliminaMa almeno, come diceva Giusi, evitiamo di scegliere un animale che a parte essere una delle meraviglie del creato (o dell'evoluzione, vedete voi), è stato forzatamente e caparbiamente portato sull'orlo dell'estinzione e la cui scomparsa sta avvenendo proprio ora, sotto i nostri occhi. Non voglio che mio nipote debba parlarne come del Dodo o della Tigre con i denti a sciabola anche se probabilmente sarà così...
Esatto, caro Davide, hai colto il punto fondamentale. Non si discutono i gusti né la curiosità di provare cibi esotici, infatti io mangerei adesso un serpente, se fossi in un ristorante che ce l'ha. Mi incuriosisce e vorrei provarlo. Allo stesso identico modo mi piacerebbe sì provare la carne di balena o le pinne di squalo, ma se e solo se questi animali non fossero in pericolo di estinzione, e che pericolo! Non giudicatemi male, il "se e solo se" qui è imperativo - vale a dire che NON proverò questi cibi, almeno non in questa vita...
RispondiEliminaLe pulcinelle di mare sì che le avrei provate, di quelle ce ne sono miliardi :D Alla fine però non abbiamo trovato l'occasione (come con lo squalo marcio d'altronde :-P )